sabato 27 ottobre 2012

L’importanza del voto.

E’ inammissibile che un cittadino, di un qualsiasi paese, non utilizzi il suo diritto più nobile e importante; ossia quello di andare a votare.

Qualche motivo:

-    La gente non va a votare perché è sempre stata abituata molto bene e non ha mai conosciuto la tirannia (nella sua forma peggiore) o l’assenza di diritti sociali. Basta vedere al di fuori della nostra prigione dorata che cosa succede.

-    La gente non va a votare per protesta, ma se non va a votare favorisce chi è già al potere ed è, pertanto, un controsenso assoluto.

-    La gente non va a votare perché pensa che nulla cambierà mai. So bene che da questa vita non ne usciremo vivi, ma per lo meno quando c’è un problema bisogna lottare e combattere. Un solo Uomo (nel senso di essere umano) può cambiare le cose. Vedi tra i contemporanei padre Pio o madre Teresa di Calcutta. Avete visto che cosa può fare un’unica persona? Siamo tutti importanti e abbiamo tutti, nessun escluso, qualche cosa di speciale dentro.

-    La gente non va a votare perché, come sopra, pensa che non si possa fare nulla, ma un primo e piccolo passo è l’inizio di un lungo camino. Essere disfattista non serve. Andate avanti che vi seguiranno altri e le cose potranno cambiare.

-    La gente non va a votare, ma in questo modo non avrà mai un rappresentante al Governo. Come può pensare di fare valere le proprie ragioni standosene a casa al posto di fare il proprio dovere? E’ assurdo. E’ un comportamento sterile. Poi questi perdono il diritto di lamentarsi. Bisogna essere coerente. Il voto è un diritto e se non le sfrutti devi solo stare zitto quando va male perché hai perso l’occasione di dire la tua e hai contribuito a fare stare le cose come stavano. Sono un “bravo analista” in quanto, per coscienza e deformazione professionale, dico le cose in modo obiettivo e veritiero.

-    La gente non va a votare perché si sente spesso umiliata dal comportamento di una certa classe politica in quanto il cittadino comune fatica ad arrivare alla fine del mese, mentre alcuni sprecano e gestiscano male il denaro pubblico. Bisogna combattere certi con l’arma efficace del voto.

-    La gente non va a votare perché il politico non è responsabilizzato. Se lo volete veramente dovete votare diversamente non accadrà mai.

-    La gente non va a votare perché è pigra, ma in questo modo se il diritto del voto non verrà utilizzato sarà, prima o poi, tolto del tutto in quanto passerà comunemente per una cosa inutile e, quello che è ancora peggio, sarà il popolo a crederlo e non si opporrà. La classe politica avrà poi vinto in quando tornerà la tirannia assoluta. E dopo tutti a piangere. Ma sarà troppo tardi.

-    La gente non va a votare perché sbaglia a fare i conti. Spesso si parla di clientelismo ed è chiaro che se una persona è al di fuori di questa, purtroppo triste, realtà non vuole associarsi con certi e se ne sta a casa. Lo capisco benissimo. Ma facendo ciò dimentica almeno 2 cose: la prima è che non tutti quelli che votano lo fanno per clientelismo in quanto ci sono molte altre persone oneste a San Marino e dunque non è sola e, la seconda, che non votando si contribuisce a fare votare solo i, chiamiamoli, clienti abituali e, in questo modo, non cambierà veramente mai niente. Quindi il non andare a votare favorisce il sistema clientelare dove bastano pochi voti per essere eletti. Un esempio semplicistico ed esagerato per fare capire: Se i diritti al voto sono 100, ma solo 10 si presentano, mi basta fare 6 “piaceri” per essere eletto. Invece, se vanno tutti a votare dovrei fare almeno 51 “cortesie” per essere eletto, con l’ipotesi di soli 2 canditati, ed è molto, ma molto, più difficile. In valore assoluto non sembra, ma è 8.5 volte più impegnativo. Voglio solo dire che l’importante sono i voti effettivi. Non facilitate la vita ai furbi in quanto hanno già molto esperienza in materia.

-    La gente non va a votare perché vengono a meno il senso civico e l’orgoglio per il proprio paese. Ed è una cosa brutta.

In conclusione, da “bravo analista” mi sento di dire che indecisi si!, ma astenuti no!. Pertanto, andate a votare e votate con coscienza. Astenendovi dal voto avrete favorito il sistema clientelare e ne sarete complici, mentre volete esattamente l’opposto. Assurdo. Ora che lo sapete non avete più scuse.

A buon intenditore.

Giovanni Maiani