martedì 28 luglio 2015

Il Btp 1.50% 06/25 ci regala oltre il 4% in un mese.

Ho pubblicato lo scorso 16 giugno un posto intitolato “2 bonds con Ytm oltre il 50%” dove evidenziavo che i bonds DBR 0.50% 02/15/25 - Isin DE0001102374 e BTP 1.50% 06/25 - Isin IT0005090318 avevano un rapporto Ytm / C% di 50%.

Oggi ci concentreremo sul Btp.
 

Il precedente grafico, aggiornato, mostra che il rendimento a scadenza ha effettuato una fase altalenante attorno alla soglia del 50% (confermando pienamente la validità della stessa) per poi scendere fino all’attuale, e non meno importante, soglia del 25%. Vedi il mio studio pubblicato in precedente.
 
Il Btp, invece, ci ha consentito un ingresso il giorno successivo alla pubblicazione del precedente post, pertanto il giorno 17 giugno, a quota 93 circa e leggiamo la realizzazione di un massimo relativo, il 20 luglio, a 96.94 circa.
 
Questa semplice tecnica ci ha consentito di acquistare un Btp, praticamente sui minimi di periodo (eccezione fatta per il movimento speculativo di fine giugno immediatamente rientrato nell’intraday) e, dopo solo 23 sedute (33 giorni), di portare a casa un utile di quasi 4 punti. Abbiamo incassato anche un 12° della cedola dell’1.50% pari allo 0.13% circa.
 
Da “bravo analista”, l’utile dell’operazione, rialzo del prezzo e rendimento della cedola, è superiore al 4% in un mese circa.
 
Il rapporto Ytm / C% è ora al 25%...
 
Cordialmente
 
Giovanni Maiani

venerdì 24 luglio 2015

Munich Re – Importante test (seguito)



Munich Re, proposta in precedenza lo scorso 20 giugno, ha pienamente confermato l’importanza del supporto posto a 158 euro e la validità della resistenza dinamica di 172 euro in quanto ha realizzato lo scorso 3 luglio un minimo relativo proprio a 158 euro per poi rimbalzare fino a realizzare un massimo relativo a 176 euro. La resistenza di 172 viene interessata oggi...

Cordialmente

Giovanni Maiani

giovedì 23 luglio 2015

Le economie hanno ancora molto da fare.

Oggi voglio effettuare 3 foto della situazione del Gdp reale a/a% per osservare una tendenza di massima e non ci focalizzeremo pertanto sui singoli paesi.

In primis ho recuperato i dati relativi a 38 paesi al mese di marzo 2000 (praticamente in corrispondenza della realizzazione del massimo dell’azionario), al mese di marzo 2007 (quindi prima del crollo causato dalla Lehman) e al mese di marzo 2015 per un confronto con lo scenario attuale.


Il primo grafico mostra i valori del Gdp (istogrammi) alle date indicate come sopra e delle curve che mostrano le variazioni tra il 2000 ed il 2015 (in rosso) e tra il 2007 ed il 2015 (in nero). In questo modo osserviamo sia la situazione complessiva degli ultimi 15 anni sia i cambiamenti avvenuti durante gli ultimi 8 anni. In entrambi i casi confronteremo l’andamento attuale del Gdp reale con quello di periodi pre crisi.
 
Emerge dalla curva rossa che nel quasi 90% dei casi (34 su 38), il Gdp reale è oggi inferiore ai livelli di marzo 2000. Gli istogrammi sono ordinati in funzione della variazione dal 2000.
 

Il secondo grafico mostra la variazione dal 2000 (istogrammi), mentre i paesi sono ordinati in relazione alla variazione dal 2007 (curva rossa).
 
Ora emerge che in oltre il 92% dei casi (35 su 38), il Gdp reali di oggi è inferiore ai livelli di marzo 2007.
 
Due esempi per tutti:
 
In Italia, il Gdp reale a/a% a marzo 2000 era pari a +3.76%, rispetto al +2.36% di marzo 2007 ed il +0.08% di marzo 2015.
Nel eurozona, il Gdp reale a/a% a marzo 2000 era pari a +4.20%, rispetto al +3.60% di marzo 2007 ed il +1.00% di marzo 2015.
 
Da “bravo analista” penso che i paesi hanno ancora molto da pedalare per raggiungere una dinamica dell’economia che si avvicina solo parzialmente a quanto realizzato negli anni 2000 e 2007.
 
Ormai, sono tempi passati e potrebbero non tornare…
 
Cordialmente
 
Giovanni Maiani

mercoledì 22 luglio 2015

Danone – Importante test

Il neo bond della francese Danone – Isin FR0012432912 – scadenza gennaio 2025 potrebbe essere relativamente interessante in un’ipotesi di ulteriore rafforzamento dell’obbligazionario, anche se questo dipenderà in gran parte delle aspettative dell’inflazione, della data di inizio dell’aumento dei tassi Usa, della dinamica dei tassi, e così via…

Tuttavia, se l’obbligazionario dovesse recuperare ulteriormente, il bond offre in questo momento un rendimento a scadenza superiore del 50% rispetto al rendimento della cedola pari all’1.125% e potrebbe essere discretamente appetibile in un’ottica di breve periodo per un possibile aumento del prezzo.
 

In effetti, il titolo appare pertanto sottovalutato dopo i circa 10 punti persi tra metà aprile e metà luglio.
 
Dal punto di vista puramente tecnico, osserviamo che l’eventuale superamento confermato di 95.30/50 circa potrebbe segnalare un interessamento da parte degli acquirenti.
 
Vedremo fra qualche settimana se c’è stato un rafforzamento dell’obbligazionario, e di Danone in particolare.
 
Cordialmente
 
Giovanni Maiani

giovedì 2 luglio 2015

Rapporto tra Benzina e Petrolio future

No Comment sul prezzo della benzina...


Un commento ci sarebbe.

Attenzione ai lupi mannari: oggi è luna piena...


Cordialmente,

Giovanni Maiani