giovedì 24 marzo 2016

Eur / Cad – Importante test

Il tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro canadese ha realizzato un minimo relativo a 1.3014 durante la parte centrale del mese di aprile 2015 per poi intraprendere una difficile fase di recupero che ha portato alla realizzazione, lo scorso 20 gennaio, di un pico poco al di sopra di quota 1.61. In seguito, ha lasciato sul terreno fino al 10.70% del proprio valore in poco meno di 2 mesi e testa, proprio in questo momento, un importante livello tecnico.

 
In effetti, osserviamo in primis un supporto statico di lungo periodo, in essere dalla fine del 1999 (anche se la parte storica non è visibile sul grafico), situato a 1.46 ed interessato una decina di volta durante gli ultimi 17 anni. Più di recente, invece, ricaviamo un supporto dinamico di medio congiungendo alcuni minimi relativi realizzati durante gli ultimi 11 mesi che passa nuovamente da quota 1.46 circa.

Leggiamo dunque un doppio livello di supporto in corrispondenza di 1.460/55 cad il quale eventuale cedimento confermato dovrebbe coincidere con un segnale di inversione ribassista di breve/medio periodo. Al rialzo, invece, il ritorno al di sopra di 1.48 cad potrebbe evidenziare un segnale di ripresa della moneta unica ed allontanare il rischio dell’inversione ribassista. Limiteremo di conseguenza gli interventi all’interno della fascia di relativa neutralità definita tra 1.455 e 1.480 cad.

L’euro nei confronti del dollaro canadese è dunque a un bivio in quanto effettua un importante test a quota 1.46 e ritorneremo sull’argomento fra qualche settimana.

Cordialmente,

Giovanni Maiani

mercoledì 23 marzo 2016

Finanza creativa.

Pierino vuole vendere la sua azienda a 100 realizzando così un profitto di 10.

Il signore Pino Vhol, che non ha problemi di denaro, intende acquistare l’azienda.

A)    Finanza classica:

Offrire 100 a Pierino per la sua azienda “sana” di cui un utile di 10.

B)    Finanza creativa:

Offrire 15 a Pierino per che faccia perdere valore o fallire la sua azienda che potrà così essere rilevata/acquistata a 30 circa. L’acquirente paga 15 + 30 ossia 45 (al posto dei 100 “normali”) e Pierino porta a casa 15 e non 10.

La domanda è: cosa farà il signore Vhol Pino?

Nei tempi di crisi dove è ragionevolmente facile che un’azienda vada male, la scelta B è molto alla moda per una lunga serie di motivi, immediati (azienda fallita "solo sulla carta" e acquistata con un forte sconto) e non (vantaggi fiscali per chi rilevata un’azienda in fallimento).

Cordialmente,

Giovanni Maiani

A2A – Importante test (seguito)

Dopo il post del 28 febbraio, di seguito il grafico aggiornato.



Cordialmente,

Giovanni Maiani

lunedì 21 marzo 2016

FCA – Importante test

Il titolo Fca proviene da un periodo decisamente impegnativo in quanto è transitato durante le prime settimane dell’anno dal picco di 8.895 al recente minimo relativo di 5.07, lasciando quindi sul terreno oltre il 43% del proprio valore. 


Tuttavia, durante gli ultimi 2 mesi, osserviamo un movimento composto a “V” che ricorda un possibile testa e spalle rovesciato e leggiamo facilmente una neck line in corrispondenza dei 7.15 euro circa. Tale conformazione grafica è quindi potenzialmente interessante ed i prossimi sviluppi meritano di essere seguiti, anche perché, giovedì scorso il titolo ha praticamente realizzato un pull back up in corrispondenza della Fan line di Fibonacci, ricavata congiungendo il massimo di metà marzo 2015 con il minimo relativo del mese scorso, che cercherà probabilmente di sfruttare nel tentativo di superare definitivamente la neck line come sopra.

Al ribasso, invece, la tenuta della fascia di supporto delimitata tra 6.80 e 6.60 euro circa sarà fondamentale per mantenere intatto il potenzialmente rialzista del titolo, mentre il cedimento confermato di 6.60 potrebbe annullare l’ipotesi di un T&S rovesciato e lasciar spazio ad un nuovo cedimento del titolo.

Cordialmente,

Giovanni Maiani

mercoledì 16 marzo 2016

Tenaris – Importante test

Tenaris è inserito in un canale discendente di breve/medio periodo dalla metà del mese di settembre 2014 a seguito della realizzazione di un massimo relativo a quota 18.29 e ha recentemente realizzato un minimo relativo a 8.53 euro. Dopo aver perso oltre il 53% del proprio valore, il titolo ha effettuato un breve momento altalenante per poi rimbalzare ed interessare un doppio livello di resistenza potenzialmente molto interessante.
 

In effetti, osserviamo una resistenza statica nelle immediate vicinanze degli 11 euro ricavata da precedenti minimi relativi, mentre otteniamo una seconda resistenza, questa volta dinamica, congiungendo i massimi discendenti di settembre 2014 e di dicembre scorso. In questo caso, la relativa retta viene individuata a 11.10/20 euro circa.
 
Di conseguenza, abbiamo un titolo che interessa un’importante area di resistenza definita nell’intervallo 11.00/20 il quale eventuale superamento confermato potrebbe coincidere con l’inizio di una fase di inversione rialzista di breve periodo. Invece, il mancato superamento di 11.20 sarà di intendere come un primo segnale di indebolimento, mentre il ritorno al di sotto di 10.40 dovrebbe costituire un segnale di peggioramento ed annullare l’ipotesi di ripresa.
 
Cordialmente,
 
Giovanni Maiani

domenica 13 marzo 2016

Soybeans future – Importante test

Il Soybeans future ha generato un segnale di inversione ribassista durante il mese di luglio 2014 per poi perdere fino ad oltre il 37% del proprio valore, mentre osserviamo un movimento laterale in essere dallo scorso mese di agosto definito tra 840 e 920 dollari.



Il derivato realizza pertanto un movimento tecnico potenzialmente molto interessante in quanto potrebbe trattarsi di un’accumulazione e tale fase di congestione si sviluppa in corrispondenza dei minimi dal mese di marzo 2009. Inoltre, il future sta testando in questo fine settimana un’importante resistenza dinamica di medio/lungo periodo e potrebbe presto interessare una resistenza statica ricavata, principalmente, dal minimo relativo di ottobre 2014 a 904 dollari.

Pertanto, abbiamo un future che effettua un movimento laterale in corrispondenza dei minimi degli ultimi 7 anni e che sta per interessare una fascia di resistenza individuata nell’area 904/920 dollari.

Lecito quindi ipotizzare che l’eventuale superamento confermato dei 920 dollari (l’importante test) potrebbe coincidere con un segnale di rafforzamento e dunque l’inizio di una fase di ripresa del future che potrebbe dirigersi in primis verso l’area di obiettivo/resistenza di 1050/1100 dollari. Invece, il mancato superamento dei 904/920 dollari e/o l’eventuale ritorno al di sotto dei 840 dollari potrebbero annullare lo scenario rialzista per poi lasciar spazio ad un ulteriore peggioramento di una situazione puramente tecnica ancora, al momento, negativa. Ritorneremo sull’argomento fra qualche settimana/mese.

Cordialmente

Giovanni Maiani

lunedì 7 marzo 2016

Ubi Banca (seguito)

Dopo quanto pubblicato lo scorso 22 febbraio, il titolo ha superato la resistenza statica di 3.61 per poi salire del quasi 10% quindi ripiegare verso il supporto, ex resistenza, come sopra.


Cordialmente,

Giovanni Maiani

sabato 5 marzo 2016

Danone – Importante test (seguito)

Ho già trattato l’argomento lo scorso 22 luglio 2015 e vediamo oggi che cosa è accaduto da allora.

Ricordo che troverete la relativa ricerca intitolata “Rendimenti da high yield con bond AAA” sul mensile Fondi&Sicav di settembre 2014 o in inglese intitolata “We exploit the Yield to Maturity in order to find the minimum in the bonds prices.” sul mio blog. Nel caso odierno, lo studio non era stato applicato ad un bond AAA, ma il segnale era troppo invitante. Vedrete nelle righe successive.

Nel mio post di luglio abbiamo osservato il rendimento a scadenza del neo bond Danone – Isin FR0012432912 – scadenza gennaio 2025 e cedola 1.125%, che si stava riportando al di sotto della soglio dell’1.6875% generando pertanto un segnale di intervento.


In primis osserviamo qualche dato a conferma della validità della tecnica:

-    La soglia di rendimento a scadenza dell’1.6875% (ricavata da un semplice calcolo che troverete nello studio come sopra) si è dimostrata molto valida anche nei mesi successivi in quanto più volte testata, ma mai superata con decisione.

-    Il cedimento da parte del rendimento a scadenza dell’1.6875% corrisponde pertanto al rialzo del prezzo del bond al di sopra di 95.50 e, anche in questo caso, osserviamo che questo livello di ingresso è stato molto valido a maggior ragione tenendo conto dei minimi di settembre 2015. In fondo è proprio quello il senso della tecnica; ossia individuare ed ottimizzare il livello di ingresso dopo una discesa.

-    La seconda soglia di rendimento a scadenza dell’1.40625% si è dimostrato a dire poco ottima dalla fine del mese di ottobre 2015 alla fine del mese di gennaio 2016. Lo studio storico fatto all’epoca su tutte le scadenze del Dbr ha portato suoi frutti.

-    In fine, ho proposto questo bond, anche se non tripla A, in quanto il segnale operativo dato del cedimento del rendimento a scadenza al di sotto dell’1.6875% è avvenuto in corrispondenza di un segnale di analisi tecnica; ossia il superamento di una resistenza statica ricavata dai massimi relativi generati nei mesi di giugno e luglio. Ed è per quel motivo che ho scritto, poco sopra, “il segnale era troppo invitante…”.

Ritornando al sodo, in 224 giorni, il prezzo del bond è passato da meno di 95.50 ad oltre 100 (attorno a 100 non è ovviamente più interessante) e ha regalato anche lo 0.70% di rateo. In questa sede non mi soffermerò sulla performance ottenuta, anche se molto interessante visto i tassi euribor ed i tassi swap fino ai 5 anni tutti negativi, ma voglio ribadire la validità del segnale di intervento generato, ricordo, dal cedimento di un certo livello del rendimento a scadenza, praticamente di una soglio di non più convenienza all’acquisto.

La tecnica è generalmente attuabile nell’arco di qualche settimana, a volte di alcuni mesi e, pertanto, parzialmente immune alla dinamica dei tassi e alle decisioni delle varie Banche centrali.

Cordialmente
Giovanni Maiani