giovedì 16 gennaio 2014

Protesti sammarinesi

Osserviamo oggi l’andamento storico dei protesti a San Marino.

Il numero totale dei protesti (residenti e non residenti) è passato dal 2007 al 2012 da 652 a 1001 unità realizzando un incremento del 53.53%, mentre l’importo complessivo è aumentato del quasi 51% da 5.35 a 8.07 milioni di euro. Interessante osservare che, mentre la tendenza del numero totale dei protesti è quasi costantemente ascendente, l’andamento del relativo importo totale evidenzia un movimento a “M” con dei massimi negli anni 2008 e 2011. Altra considerazione; dal minimo del 2008, il numero dei protesti residenti aumenta in modo preoccupante, ma il relativo importo tende a stabilizzarsi/diminuire e, nel 2012, è inferiore all’importo non residenti. Aumenta pertanto il numero dei protesti, ma cala l’importo. Come a dire, un numero sempre maggiore di residenti ha delle “piccole” difficoltà e questo non è di certo positivo.


 Nel 2007, il numero totale di protesti per il numero dei residenti era pari al 2.12% (ossia 652 protesti per 30792 residenti) e questo rapporto ha raggiunto nel 2012 il 3.083%. Invece, l’importo totale per il numero dei residenti è passato dai 17.360 euro del 2007 ai 24.848 euro del 2012.  


Ora ci focalizzeremo unicamente sui residenti e sul tipo di protesti.

Il numero dei protesti solo residenti è passato dalle 346 unità del 2007 alle 572 unità del 2012 con un rialzo di oltre l’82% con un incremento dunque decisamente superiore a quello complessivo pari al 53.53%. Il numero delle cambiali è raddoppiato nello stesso arco temporale da 128 a 276 unità, mentre gli assegni hanno avuto un incremento del quasi 44%. Nel 2012, i numeri delle cambiali e degli assegni protestati erano relativamente simili. A livello di importo, osserviamo nuovamente un movimento a “M”, ma vediamo che la maggior parte dei protesti riguarda degli assegni. Pertanto, il numero delle cambiali tende ad aumentare, ma la maggior parte dell’importo dei protesti, il 75.5% nel 2012, è costituito dagli assegni.


Sempre con riferimento l’anno 2007, il numero di protesti residenti per il numero dei residenti rappresentava l’1.12% rispetto all’1.76% del 2012. Mediamente per il numero di residenti, una cambiale residente protestata è pari 2736 euro rispetto agli 8431 euro di un assegno protestato. Nuovamente, nel 2012, il valore dell’assegno costituisce il 75.50% di un protesto medio pari a 11.167 euro. Doveroso precisare che nel 2007 una cambiale protestata era pari a 777.4 euro rispetto agli attuali 2736 euro; +252%.


Abbiamo dunque osservato brevemente che, a San Marino, nel periodo 2007-2012, il numero totale dei protesti è fortemente aumentato, mentre l’importo totale tende a stabilizzarsi o, per lo meno, ad aumentare ad un ritmo minore realizzando ovviamente dei picchi in corrispondenza delle crisi di mercato, vedi agosto-ottobre 2008 e maggio-agosto 2011. Tuttavia, per quanto riguarda unicamente il numero dei protesti residenti, l’aumento dell’82% è decisamente superiore a quello complessivo (53.53%), mentre l’importo medio per residente di un protesto è aumentato nel periodo di poco più del 21%. Fortunatamente, non disponiamo ancora dei dati completi per il 2013.

Ma una domanda sorge spontanea; cosa succederà all’andamento dei protesti residenti con l’attuale riforma tributaria sammarinese?

Da “bravo analista” sono, a dire poco, molto preoccupato per il nostro paese che francamente, aveva solo qualche infinitesimale probabilità di finire in quel modo. Che sia voluto?

Un rollover spettacolare. 

Cordialmente
Giovanni Maiani