domenica 29 marzo 2020

Andrà tutto bene, andrà tutto male,...


Nessun dei due. Andrà avanti e basta.


Anche se, dopo questo evento mondiale che passerà alla storia, saremo tutti cambiati.

Brevemente il Covid 19 con i dati aggiornati alla mattina del 29 marzo.


Anche se la curva dei morti giornalieri tende ad appiattirsi in Cina, hanno tuttavia iniziato la loro battaglia almeno un mese prima dell’Italia ad esempio ed il problema permane. Le curve mondiale ed italiana sono in piena espansione ciò che indica, probabilmente, che ci vorrà ancora molto tempo. La curva di San Marino è da prendere con le dovute cautele per una base dati statistici e una popolazione relativamente contenuti.





E’ difficile per non dire impossibile impedire certi eventi negativi, ma possiamo analizzare quanto accade per trarre alcune conclusioni che ci prepareranno meglio, se possibile, per il futuro in generale e per la prossima volta... Una specie di vaccino mentale. Possiamo osservare quanto ci accade nel mentre, quindi proprio in questo momento, e poi anche nel dopo nell’intento di tirare le somme.

Senza nessuna polemica, in modo obiettivo, che cosa è emerso in questa crisi?

Inserisco le prime idee che mi sono venute in mente.

- in primis, per deformazione professionale, il crollo dei mercati finanziari. Dal 19 febbraio al 16 marzo, il mercato azionario italiano ha perso fino oltre il 44%, il rendimento del decennale italiano è triplicato fino oltre il 3%, il prezzo del petrolio è sceso dagli oltre 58$ agli attuali 26,5$. Solo per citare alcuni assets. Seguo i mercati dal ‘93 e questa crisi non è molto diversa. Crolla tutto per un po’ e poi alcuni comparti ripartano prima degli altri. Pertanto, nervi saldi e consulenza professionale.

- questa settimana ho perso uno zio e un amico di famiglia, mentre ho scoperto che una copia di ex colleghi era in quarantena e cosi molti altri amici. Molte persone sono nella mia situazione e molto di più in contesti anche peggiori. Il fatto di non aver potuto salutare i nostri cari ci segnerà profondamente inculcandoci una sensazione di estrema fragilità e vulnerabilità. Pertanto, i nostri rapporti con amici, parenti e forse lo Stato potrebbero cambiare.

- i Governi stanno spendendo molto per contrastare i furbi che non rispettano i decreti sulla limitazione degli spostamenti contribuendo a diffondere il virus. In un Paese con un maggior senso civico non servirebbe neanche un poliziotto (situazione utopica) per questi tipi di controlli e questa risorsa fondamentale, perché è di questo che si tratta, potrebbe essere utilizzata per altri compiti. Le spese sostenute per garantire il rispetto delle direttive del DL avrebbero potuto essere destinate alla sanità. Pertanto, lo studio dell’educazione civica nelle scuole potrebbe aiutare le nuove generazioni.

- gli aumenti esponenziali dei prezzi delle mascherine, dei disinfestanti, dei prodotti alimentari ed altri penalizzano il comune mortale e dimostrano che l’essere umano è il parassita della Terra, non c’è ne sono altri. Nei momento di difficoltà crescono i furbi come funghi. Pertanto, ricordiamoci di loro finita la crisi.

- alcuni Paesi ci aiutano, altri no. Ognuno di loro può decidere il da farsi. Pertanto, ricordiamoci di loro quando finita la crisi.

- la UE ha dimostrato una volta in più di non esistere, se no per alcuni membri... Una domanda obiettiva: come fanno a convivere ricchi e poveri all’interno dello stesso gruppo? Pertanto potrebbe essere utile raggiungere nuovi accordi o accordi migliori.

- molti medici e infermieri vanno al fronte, perché è questo che fanno, sprovvisti delle dovute protezioni. Loro e le forze dell’ordine (e simili) sono i primi che devono essere protetti e tutelati se vogliamo che siano in grado di aiutarci. Diversamente cade il castello. Pertanto, ci saranno delle cose da sistemare anche su quel fronte.

- gli ospedali, gli infermieri e i medici dimostrano una grande efficacia e professionalità, ma con mezzi limitati e non per colpa loro, vedi l’attrezzatura per la protezione personale o i posti letti e le attrezzature. Pertanto, potrebbe essere utile investire maggiormente nella cura delle persone a 360 gradi.

- San Marino è relativamente isolata anche se con qualche accordo internazionale. Vedi anche il mancato accesso ai fondi della Bce per i nostri istituti di credito. Pertanto, c’è ancora molto lavoro da fare.

- molte attività economiche sono chiuse e bisognerà pensare a quelle persone (imprenditori e dipendenti). La Cig ridotta e la cassa mutua anch’essa ridotta per i primi giorni metterà in ogni caso molte famiglie in difficoltà. E per quanto tempo verranno assicurati... Pertanto, dopo la bufera, bisognerà forse pensare al rilancio del Paese anche per quanto riguarda il sostegno alle persone, anche se ci troviamo in una situazione straordinaria.

- gli Stati, e San Marino, accusano delle spese supplementari per il Covid 19 e aiutano la popolazione, ma passata la bufera ci sarà un aumento delle tasse. Pertanto possiamo fare una cosa per limitare la spesa del Governo; ossia seguire i decreti e limitare gli spostamenti.

- qua sono di parte in quanto mia moglie è sud coreana, ma vi siete chiesti come mai in Corea del Sud hanno avuto 9583 casi e 152 morti con un tasso dell’1,59%? L’Olanda ha 9762 casi e 639 decessi con un tasso del 6,55%. I dati sono ormai noti a tutti. Pertanto, sapendo che il paese asiatico investe molto sulla cura delle persone, sarebbe interessante indagare maggiormente.

...

Quanto sopra non è e non deve essere un elenco esaustivo, ma è solo una modesta riflessione personale con una finalità positiva. Potrei scrivere un libro al riguardo. Cerchiamo di vivere al meglio delle nostre possibilità il presente per stare meglio domani.

Invito tutti a fare un esercizio del genere per soffermarsi un attimo a pensare, in modo obiettivo e senza fare polemiche, in quanto il momento attuale ci cambierà radicalmente per il futuro. Prepariamoci. La fase del dopo Covid 19 potrebbe essere peggio di quella attuale.

Ogni crisi porta a dei cambiamenti. Facciamo in modo che il cambiamento sia il più favorevole possibile.

E nei momenti difficili che si vedono gli amici.

Stay at Home. 


A disposizione


Cordialmente,
 
Giovanni Maiani





mercoledì 18 marzo 2020

Progressione del Covid19

All’inizio della settimana ho pubblicato un post relativo ai danni causati dal corona virus sui mercati finanziari internazionali, mentre oggi voglio condividere una breve panoramica sulla progressione di questo flagello.

I dati sono aggiornati alle ore 08.00 del giorno 17 marzo 2020.

I casi nel Mondo sono complessivamente 180.159 di cui 81.130 in Cina. In effetti, il giorno 20 febbraio abbiamo riscontrato per la prima volta oltre 1000 casi (esattamente 1071) al di fuori della Cina.

Il morti sono complessivamente 7.103 (3.226 in Cina) per un tasso di mortalità medio del 3,94%.

Di seguito una serie di grafici che illustrano la situazione nei Paesi più colpiti. Il fenomeno è generalizzato ed esteso.






Questo ultimo, a bolle, mostra il rapporto tra il numero dei casi (scala di sinistra) ed il tasso di mortalità (grandezza della bolla). Non ci sono i dati della Cina e quelli mondiali per una migliore visualizzazione dei dati).



Osserviamo che il tasso di mortalità sammarinese di 8,82% è nettamente superiore a quello italiano di 7,71%, ma al momento abbiamo molto meno casi. Ricordo che il tasso di mortalità medio a livello mondiale è del 3,94%.

I pochi dati sammarinesi (102 casi) non consentano di ottenere una statistica molto attendibile.

Tuttavia, in Italia ci sono 27.980 casi su una popolazione di 61 mln circa ed il virus, dopo un mese e mezzo circa (i primi 3 casi sono emersi il 31 gennaio), ha colpito lo 0,046% della popolazione. In data 29 febbraio, la popolazione sammarinese era di 33.572 abitanti, mentre i casi sono 102 per una percentuale dello 0,30% della popolazione... Ribadisco che una statistica su 102 è da prendere con le dovute cautele. Comunque.

Source: https://data.europa.eu/euodp/en/data/dataset?q=Coronavirus+&ext_boolean=all&sort=

Ipotizzano che fino al 70% della popolazione mondiale verrà colpita dal virus.

Cosi, a caso, quanto fa 33.572*0,70*0,08 (circa)?

Occorre fare l’impossibile per abbassare l’attuale tasso di mortalità. Non c’è storia.

Occorre consapevolezza.

Stay at Home.

Un sincero ringraziamento a tutti coloro che lottano contro il Covid19.

A disposizione

Cordialmente,
Giovanni Maiani
http://giovannimaiani.blogspot.com/

domenica 15 marzo 2020

Cosa accade sui mercati.

L’inizio dell’anno era iniziato anche bene, ma poi è cambiato il mondo sui mercati finanziari internazionali attorno al 20 gennaio in Cina e all’incirca dal 19 febbraio nel resto del pianeta…

Faremo oggi una fotografia di quanto accaduto dal 19 febbraio e venerdì scorso.

Mercati azionari internazionali (indici Msci aggiornati al giorno 12 marzo)

L’indice Msci World espresso in dollari ha perso il -26,93% dal 19 febbraio, mentre l’Europa ha perso quasi il -31%, con Francia e Germania circa -33%, Italia e Grecia -41%. L’America Latina cede -31,8% con Brazil -37,5% e Colombia -35,5%. L’area Pacific lascia sul terreno -20,2% con Cina -11,8%, Giappone -20% e Corea -17%. Il Nord America indietreggia di -27,2% ovviamente in linea con gli Usa. Infine, -17,6% per i Bric.
Solo una volta, almeno dal 1990, l’indice Msci World $ si è avvicinato a tale performance (analisi della variazione su 16 giorni in quanto gli indici sono aggiornati a giovedì) ha accusato una perdita simile e pari al -26,75%; vedi il 27 ottobre 2008.



Mercati valutari (dati della Bce)

L’euro ha accusato proprio il giorno 19 febbraio un nuovo minimo relativo dal mese di maggio 2017 a 1,08 nei confronti del dollaro Usa per poi rimbalzare in data 9 marzo a 1,145$. Durante l’ottava appena conclusa si è indebolito, ma è riuscito a mettere a segno una performance di periodo di +2,81%. La moneta europea ha guadagnato il +18,51% nei confronti del pesos messicano, +17,65% rispetto al rublo e +10%/+11% nei confronti di Rand sudafricano, corona norvegese, rupia indonesiana e real brasiliano. Ha perso qualche cosa nei confronti del franco svizzero e dello yen, ma meno di mezzo punto percentuale.

Mercati obbligazionari

Il rendimento del decennale italiano in data 19 febbraio era pari a 0,94% mentre venerdì era salito all’1,79% quasi raddoppiando. Nello stesso periodo, il rendimento del Bund è passato dal -0,42% a -0.55% sprofondendo ulteriormente nei valori negativi. Il relativo spread passa quindo dai 136 bps ai 234 bps. Forte aumento del rendimento di un paese “periferico”, la Spagna, che passa da +0,27% a +0,49%. Calo del 70% del rendimento UK a +0,253%, mentre il rendimento degli Usa si dimezza a +0,97%. Se i rendimenti salgono, vedi quelli italiani, per forza di cosa i prezzi scendono e, per esempio, i Btp decennali hanno perso circa oltre il -7% negli ultimi 17 giorni ed oltre il -11% per il trentennale. L’euribor a 6 mesi è sceso ulteriormente da -0,353% a -0,447%.




Mercati materie prime

L’indice delle materie prime ha perso quasi il -17% del proprio valore nel nostro periodo di riferimento, circa 1% a giorno, ma la situazione non è omogenea tra le commodities. Mentre il petrolio quotato sul Wti ha perso il -43% fino 33,62$, il palladio ha perso il -36,6%, troviamo molti assets che hanno perso da -20% a -25% del proprio valore vedi il platino, zucchero, bestiame vivo e argento. In controtendenza, invece, il Soybean Meal ha guadagnato il +2,22% nel periodo, ma è l’unico. L’oro ha perso -5,31% del proprio valore e viene scambiato attorno a 1529$.

Rischiosità e accorgimenti

Il grafico accanto relativo all’indice italiano Ftsemib mostra i primi 17 giorni di crisi nel 2001 (dal 10 settembre al 3 ottobre) e nel 2020 (dal 19 febbraio al 13 marzo) e osserviamo che il momento attuale è molto più difficile rispetto a quello di 19 anni fa. Nel 2001 l’indice è tornato a recuperare a metà periodo e, dopo 17 giorni, aveva perso -8,28% del proprio valore, mentre in questo momento l’indice non riesce a reagire con efficacia e perde il -37,38%.


L’indice americano Vix, che è un indicatore che calcola la volatilità implicita delle opzioni sullo S&P 500, ha sfiorato venerdì i 77 punti avvicinandoci all’attuale massimo storico realizzato il 24 novembre 2008 a 79,13.

Inoltre la volatilità del momento è sui livelli massimi e, a secondo della modalità e del periodo di calcolo, è solitamente attorno o al di sopra dei livelli delle crisi del 2001 e del 2008. Ricordo che, per esempio, una volatilità del 20% indica una possibilità statistica di rialzo o di perdita del 20% in un determinato periodo, ma non è in nessun caso il limite massimo di oscillazione. Visto che la volatilità studia unicamente il passato essa rappresenta solo un’indicazione di massima per il futuro, anche se molto valida.

Altro elemento dato per scontato: se un asset perde il 37% (vedi il mercato italiano) per tornare ai livelli iniziali deve guadagnare quasi il 60%. Non è facile… ((1/X)-1)*100 dove X=1-0,37

Un asset che perde il 90% del proprio valore non è detto che debba rimbalzare per forza. Potrebbe perdere nuovamente il 90% del proprio valore e rimanere su tali livelli per anni. In 2 steps potrebbe passare da 1000 a 10 e rimanerci…

Chi, come me, sta sul mercato da anni e ha pertanto una memoria storica si ricorda bene che un dato  statistico buono per l’economia era pessimo per i mercati e viceversa. Ora se mi chiedono come è uscito il dato rispondo solitamente “in orario” in quanto questi meccanismi e queste correlazioni non esistono più da anni. Diversamente il prezzo dell’oro sarebbe a 3000$... In questo momento va tutto giù. Ciò per sottolineare che i mercati sono difficili e che occorre affidarsi a professionisti seri.

Non utilizzare uno strumento a leva, a maggior ragione in questo contesto. Sarebbe un suicidio sia per l’effetto compounding sia per la volatilità che penalizza il pricing. Questi strumenti vanno utilizzati soltanto da professionisti e nell’intraday e, in ogni caso, con una leva limitata.


Chi è cresciuto dal 19 febbraio?

Oltre allo stress, il rendimento dei bonds, lo spread, la volatilità e l’euro nei confronti di alcune monete troviamo anche qualche titolo azionario.

Di seguito alcuni esempi:

Symphony Environmental Technologies plc – Londra +63%
EQT Corporation – Nyse +61%
Liquid Media Group Ltd – Nasdaq +21%
Indivior PLC – Londra +19%
Cabot Oil & Gas Corporation – Nyse +18%
DHT Holdings Inc – Nyse +17%
Regeneron Pharmaceuticals Inc – Nasdaq +16%
QIAGEN NV – Nyse +10%


Cosa non fare

Diffidatevi di coloro che spargono consigli generici al largo pubblico del tipo “è il momento di acquistare” o “ora bisogna vendere” in quanto non esiste un consiglio che va bene per tutti.

In effetti, ognuno di noi ha:

- una propensione al rischio diversa,
- effettuato investimenti per motivi diversi,
- un obiettivo temporale diverse,
- obiettivi di rischio e di rendimento diversi,
- prezzi di carico sono diversi,
- un patrimonio complessivo diverso,
- un’età diversa,
- necessità diverse,


ho scritto n volte “diverso” perché siamo tutti diversi. La profilatura del cliente è fondamentale.

L’analisi tecnica consiglia cosa fare in una certa situazione, ma l’input può essere gestito anche diversamente da persona a persona.

Le uniche “raccomandazioni” da seguire e pubblicizzate su larga scala, oltre alla legge, attualmente sono quelli della protezione civile e simili.


Cosa potrebbe accadere?

Ovviamente di tutto di più.

Basta una notizia sul coronavirus (positiva o negativa), una dichiarazione azzardata o meno da un’Istituzione internazionale o europea, un intervento di una Banca centrale, l’individuazione di una cura certa, il prolungamento dello stato di quarantena (quasi un coprifuoco) in molti Paesi con tanto di ripercussioni sugli anni a venire per muovere i mercati azionari, per esempio, di oltre il 10% in un giorno.

Solo per avere un’idea.

Accanto il grafico del mercato azionario italiano su base settimanale e l’Macd in forma percentuale. Come possiamo intuire, la correzione potrebbe non essere conclusa ora, per usare un eufemismo. Siamo ben distanti dal valore minimo di marzo 2009. Ma è solo una faccia della medaglia. Sempre meglio osservare quella più brutta per poi aver una “relativa” buona sorpresa.



Primi insegnamenti.

La “lezione” purtroppo non è terminata, ma possiamo trarre i primi insegnamenti da ricordare, sia lato economico/finanziario sia lato salute.

Economia/finanza

- In tempi normali di relativa normalità gli strumenti finanziari sono caratterizzati in primis dal loro rapporto rischio/rendimento, ma nei momenti di crisi ci sono solo quelli rischiosi e quelli più rischiosi. Non esistono a prescindere gli investimenti sicuri.

- i mercati finanziari sono imprevedibili e governati dalle aspettative e, soprattutto, dalla paura.

- la chiusura forzosa di molte aziende comporterà un danno economico incalcolabile che provocherà aumento delle tasse e disoccupazione. La perdita degli assets quotati è la minima parte del danno anche se il più immediato.

- affidatevi ai professionisti. Il “fai da te” va, eventualmente bene, per un breve periodo. Gestire il patrimonio è gestire la salute del tua denaro che è strettamente collegata alla tua. Se perdi soldi con il “fai da te” ti stressi e peggiori di salute…

Salute

- a domenica sera, in soli 4 giorni, oltre 20.000 persone (su oltre 550 mila controllati) sono state denunciate per inottemperanza degli ordini dell'autorità e questo è inaccettabile. Se poi gli altri Stati ci escludono non dobbiamo lamentarci… Pertanto dobbiamo aver un maggiore senso civico. Valido anche per il Puffi in Francia e non solo. Il problema non è solo italiano ed è questo a preoccupare. I rapporti tra i Paesi potrebbero mutare dopo la crisi.

- non seguire le regole ed uscire per motivi futili comporta anche un costo sociale e non è nuovamente accettabile. Il costo sociale deriva dalla possibilità di diffondere ulteriormente il virus in quanto i malati costano alla sanità pubblica, quindi all’intera comunità. Inoltre le persone in quarantena non possono lavorare provocando danni alle aziende. Non parlo neanche dei casi peggiori. Per andare dritto al sodo, se tu esci solo per divertirti io posso ammalarmi e, in ogni caso, pagherò più tasse domani. Saranno poi gli stessi che si lamenteranno per il prossimo aumento delle tasse.

- ci siamo resi conto che, per una cattiva influenza, i sistemi sanitari dei Paesi non sono adeguati. Pensiamoci. Se la prossima volta la pandemia riguarda l’ebola…

- dai dati aggiornati a domenica mattina su ben 135 paesi, bisognerebbe capire perché in Italia ci sono già 17.750 casi e, soprattutto, un tasso di mortalità dell’8,12% che costituisce un dato ampiamente sopra la media. Il tasso di mortalità superiore a quello italiano è soltanto quello iracheno, ma poco significativo visto i pochi casi; 85. Usa, Francia e UK hanno un tasso di mortalità del 2%, 2,36% per la Spagna, 3,95% per la Cina e 4,80% per l’Iran. I dati degli ultimi 2 paesi potrebbero non essere attendibili. La Corea del Sud ha 8162 casi per 75 morti con un tasso inferiore all’1%.


Pertanto

Mentre alcune scimmie devono lavorare sul senso civico per il bene del Bel paese, voi affidate il vostro patrimonio a professionisti del settore (singoli consulenti o meglio aziende) e la vostra salute ai vari addetti al lavoro nonché seguendo alla lettera i decreti.

Con il dilettantismo si peggiorano soltanto le cose. Stiamo vedendo che non è facile.

Ps: l’occasione mi è ghiotta per ricordarvi che, dopo aver effettuato la copertina del numero speciale del Lombard Report n°34 del 11 novembre 2019 sullo Stocastico orizzontale da me ideato, pubblico settimanalmente una mia analisi sullo stesso argomento su https://www.lombardreport.com/. La scorsa settimana ho trattato gli indici azionari Msci Country, mentre ieri ho pubblicato uno studio sugli indici azionari Msci Sector. In questo momento difficile è bene fare il punto della situazione.

A disposizione

Giovanni Maiani
http://giovannimaiani.blogspot.com/