Osserviamo oggi l’andamento storico dei protesti a San
Marino.
Il
numero totale dei protesti (residenti e non residenti) è passato dal 2007 al
2012 da 652 a
1001 unità realizzando un incremento del 53.53%, mentre l’importo complessivo è
aumentato del quasi 51% da 5.35
a 8.07 milioni di euro. Interessante osservare che,
mentre la tendenza del numero totale dei protesti è quasi costantemente
ascendente, l’andamento del relativo importo totale evidenzia un movimento a
“M” con dei massimi negli anni 2008 e 2011. Altra considerazione; dal minimo
del 2008, il numero dei protesti residenti aumenta in modo preoccupante, ma il
relativo importo tende a stabilizzarsi/diminuire e, nel 2012, è inferiore
all’importo non residenti. Aumenta pertanto il numero dei protesti, ma cala
l’importo. Come a dire, un numero sempre maggiore di residenti ha delle
“piccole” difficoltà e questo non è di certo positivo.
Ora
ci focalizzeremo unicamente sui residenti e sul tipo di protesti.
Il
numero dei protesti solo residenti è passato dalle 346 unità del 2007 alle 572
unità del 2012 con un rialzo di oltre l’82% con un incremento dunque
decisamente superiore a quello complessivo pari al 53.53%. Il numero delle
cambiali è raddoppiato nello stesso arco temporale da 128 a 276 unità, mentre gli
assegni hanno avuto un incremento del quasi 44%. Nel 2012, i numeri delle
cambiali e degli assegni protestati erano relativamente simili. A livello di
importo, osserviamo nuovamente un movimento a “M”, ma vediamo che la maggior
parte dei protesti riguarda degli assegni. Pertanto, il numero delle cambiali
tende ad aumentare, ma la maggior parte dell’importo dei protesti, il 75.5% nel
2012, è costituito dagli assegni.
Sempre
con riferimento l’anno 2007, il numero di protesti residenti per il numero dei
residenti rappresentava l’1.12% rispetto all’1.76% del 2012. Mediamente per il
numero di residenti, una cambiale residente protestata è pari 2736 euro
rispetto agli 8431 euro di un assegno protestato. Nuovamente, nel 2012, il
valore dell’assegno costituisce il 75.50% di un protesto medio pari a 11.167
euro. Doveroso precisare che nel 2007 una cambiale protestata era pari a 777.4
euro rispetto agli attuali 2736 euro; +252%.
Abbiamo
dunque osservato brevemente che, a San Marino, nel periodo 2007-2012, il numero
totale dei protesti è fortemente aumentato, mentre l’importo totale tende a
stabilizzarsi o, per lo meno, ad aumentare ad un ritmo minore realizzando
ovviamente dei picchi in corrispondenza delle crisi di mercato, vedi
agosto-ottobre 2008 e maggio-agosto 2011. Tuttavia, per quanto riguarda
unicamente il numero dei protesti residenti, l’aumento dell’82% è decisamente superiore
a quello complessivo (53.53%), mentre l’importo medio per residente di un
protesto è aumentato nel periodo di poco più del 21%. Fortunatamente, non
disponiamo ancora dei dati completi per il 2013.
Ma
una domanda sorge spontanea; cosa succederà all’andamento dei protesti
residenti con l’attuale riforma tributaria sammarinese?
Da
“bravo analista” sono, a dire poco, molto preoccupato per il nostro paese che
francamente, aveva solo qualche infinitesimale probabilità di finire in quel
modo. Che sia voluto?
Un
rollover spettacolare.
Cordialmente
Giovanni
Maiani