L’indice MSCI World Index, espresso in euro, testa da 3 settimane il supporto dinamico che sostiene il trend ascendente in essere dal minimo di marzo 2009 e situato nelle immediate vicinanze di 1595/65.
In effetti, l’eventuale cedimento confermato settimanalmente di tale area potrebbe coincidere con l’inizio di una fase di inversione ribassista di medio/lungo periodo. L’intervallo sopra descritto ingloba anche diversi livelli statici che ne aumentano pertanto la validità; vedi per esempio il massimo relativo di maggio 2008 o i minimi relativi di febbraio e ottobre 2014. Al rialzo, invece, il superamento confermato di 1660 circa potrebbe allontanare l’azionario internazionale dall’area di pericolosità appena descritta.
Visto che ci avviciniamo alla fine dell’anno sottolineo una particolarità dell’indice:
Il grafico mostra la variazione percentuale annuale dell’indice MSCI World Index, espresso in euro, ed osserviamo che, spesso, un anno negativo è seguito da un altro positivo.
L’idea di base è dunque attendere una chiusura di anno negativo dell’indice e quindi prendere posizione per i prossimi 12 mesi.
La tabella riporta l’annata negativa che genera il segnale seguito dall’annata che genera la performance dell’investimento. Emerge che questo semplicissimo “metodo” ha generato 8 operazioni positive su 10 senza sapere leggere e scrivere.
Attualmente, la performance dall’inizio dell’anno è di -4.96%...
Ps: La parola metodo è inserita tra parentesi in quanto si tratta più di una particolarità che altro.
Cordialmente,
Giovanni Maiani