martedì 19 novembre 2013

La mia idea sulla politica.

Parliamo un attimo di politica. Ma a modo mio.

Pubblico le mie analisi fondamentali, tecniche o macroeconomiche da quasi 20 anni (marzo 1994) e, se sono “sopravissuto” come analista a tangentopoli, alla bolla delle Dot-com, all’11 settembre ed alla Lehman sarà anche perché, e forse soprattutto, sono obiettivo. Cercherò di esserlo anche oggi.

Da “bravo analista” quando mi trovo di fronte ad un problema cerco una possibile soluzione a 360 gradi. Open mind. Non è tanto importante quale metodo utilizzo (ce ne sono diversi), l’importante è che funziona, che sia logico in quanto ripetibile e con basi matematiche/statistiche solide.

Supponiamo che nella vita civile ci sia un certo problema. Io da tecnico, ma primariamente da persona disinteressata, ma interessata (non è una battuta) a risolverlo, cerco una possibile soluzione che può essere individuata in qualsiasi dominio. L’idea potrebbe venire dalla matematica, dalla fisica, dal mondo animale o da quello vegetale, da una mia esperienza di vita, dal suggerimento di un amico, da una barzelletta, da una parabola biblica, dall’analisi tecnica, dalla filosofia, da una cosa brutta accaduta, da un’ispirazione, da quello che fa al riguardo un altro paese o da qualsiasi altra cosa. Non m’interessa e non importa. L’importante (anche qua non è una battuta) è risolvere un dato problema.

In politica, se un partito politico individua la probabile soluzione di un problema, ma questa appartiene ideologicamente ad un partito politico di opposizione (di opposizione rispetto all’ideologia del primo partito) questa possibile soluzione non verrà mai, e poi mai, presa in considerazione e, la cosa peggiorare, è che questo avverrà in piena coscienza e consapevolezza. Praticamente, piuttosto che dare il contentino all’altro partito, accettando pertanto il fatto che il proprio non abbia tutte le risposte, mi stacco a morso una zampetta come farebbe un coyote intrappolato. Questo è illogico, ma lo fanno quasi tutti i partiti. Quindi, primo di tutto, c’è l’ideologia del partito, o cosi sembra.

Qua c’è l’onnipotenza e la presunzione che non portano da nessuna parte.

Inoltre, il rischio è quello di perdere dei voti e dunque subentra l’attaccamento alla poltrona che detrona obbligatoriamente il bene per il paese.

Ma la formula magica non esiste, come non esiste aver sempre ragione o sempre torto.

Sarete in molti a pensarla diversamente, almeno apparentemente, anche se in fondo sapete che ho ragione.

Siamo sicuri che il bene per il paese passi avanti alla paura di perdere la poltrona?

I partiti hanno generalmente sempre meno ideologia e puntano principalmente al potere. Ecco una semplice prova.

Ricordo:

17 febbraio 1992: Tangentopoli

19 aprile 2013: “I consiglieri indagati, secondo quanto si apprende, sarebbero 52 su 60. Peculato, finanziamento illecito dei partiti e truffa le accuse ipotizzate a vario titolo. Tutti i gruppi politici del Consiglio regionale del Piemonte, compreso il Movimento 5 Stelle e l'Italia dei Valori, sarebbero quindi interessati…”. Vedi l’articolo su Il Sole 24 Ore al seguente link: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-19/regione-piemonte-consiglieri-indagati-093752.shtml

Dopo 20 anni ci siamo nuovamente e con tutti i partiti. Ma se l’ideologia politica fosse il primario obiettivo non tutti i partiti sarebbero coinvolti, ma solo alcuni. Ne deduco che se alcuni vanno in politica nell’intento di fare il bene del paese, ma poi rifiutano una soluzione appartenendo ideologicamente ad un’altra formazione politica è unicamente per non perdere voti, quindi la poltrona, e non per il bene del paese. Diversamente, uno rischia anche di non essere rieletto per il bene supremo del paese, perché fare il politico dovrebbe essere un Onore e non un mezzo per raggiungere rapidamente il proprio fine egoistico. Da “bravo analista” lo chiamo Alto tradimento. Magari questi che cercano di entrare in politica, o che sono entrati in politica, non hanno mai pensato di fare il bene del paese. Diversamente come si spiega tutto questo magna magna generalizzato?

Una soluzione semplice è a portata di mano e la conosciamo tutti. Perché non responsabilizzare i politici? Ogni 3 mesi le aziende hanno le trimestrali, mio figlio porta la pagella ogni 4, un rappresentato ha il budget annuale. Loro nulla. Facile cosi. Non possono nascondersi dietro il fatto di essere stati eletti. Aver avuto la preferenza popolare comporta una grande responsabilità.

Visto che tutti i partiti sono coinvolti nei vari scandali che si leggono tutti i giorni, Vi invito a votare le persone e non tanto i partiti, responsabilizzandole. Prima di votare a destra o a sinistra, con tutte le varie sfumature, votate delle persone pulite, serie, consapevole di poter essere sanzionate personalmente in caso di errori o banalmente rimandate a casa dopo qualche mancato raggiungimento dell’obiettivo. Vedremo poi che la fila per entrare in politica andrà via via più sottile.

Bypasso il fatto che nonostante il Calciopoli 2005/2006 seguito dal Calciopoli 2012, con tanto di sentenze definitive, si continui a seguire il calcio ed a giocare la schedina quando è stato dimostrato che il sistema è truccato. Non mi capacito.

Il problema alla base è l’educazione delle persone ed il senso morale che vengono messi da parte per il dd (dio denaro). Lo scrivo da anni. Siamo fortunati di essere peccatori, in quanto non è male in certi casi, ma come in tutte le cose ci vogliono dei limiti. Il denaro serve, questo è un teorema in quanto ovvio senza dover essere dimostrato. Ma l’uomo corre ciecamente dietro al denaro quando il suo vero problema è il tempo. Fra circa 100 anni pochi degli attuali esseri umani saranno ancora in vita e questo vale anche per gli uomini più ricchi al mondo. Pensateci.

Occorre cercare il denaro senza perdere di vista la retta via, anche se con qualche oscillazione qua e là per la nostra natura di peccatori. Parlo di oscillazioni e non di inversioni di tendenza. E’ diverso. Oggi si dice che è meglio apparire che essere. Sarà!

Per ricordarvi che sono obiettivo.

Il 7 novembre 2010 avevo pubblicato un’analisi sul report Doing Business 2011 dove sottolineavo la sua importanza per San Marino. Lunedì 18 novembre leggiamo sui giornali: ‘Doing Business: ora San Marino “esiste”’.

Il 24 dicembre 2012 avevo pubblicato un’analisi intitolata “Diffidate dai falsi profeti.”, mentre nell’angelus del Papa Francesco del 17 novembre scorso è scritto “…«Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome» (v. 8). E’ un invito al discernimento, questa virtù cristiana di capire dove è lo spirito del Signore e dove è il cattivo spirito…”.

Io non sono un grande esempio da seguire, ma da “bravo analista” cerco di scrivere in modo obiettivo e quando occorre, anche se mi manca il tempo per farlo tutte le volte che vorrei. Ricordatevi che è più facile parlare che scrivere. Le parole volano, gli scritti no.

Cordialmente
Giovanni Maiani