L’ultima volta
che ho scritto dell’argomento, vedi il 18 dicembre 2017, ho concluso il prezzo
con questa frase:
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In conclusione possiamo affermare che, il Bitcoin, in quanto “strumento”, non può essere né buono né cattivo, ma è l’utilizzo e la rischiosità che ne derivano a caratterizzarlo. Tuttavia non è per tutti ed è difficile definirlo una valuta.
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In conclusione possiamo affermare che, il Bitcoin, in quanto “strumento”, non può essere né buono né cattivo, ma è l’utilizzo e la rischiosità che ne derivano a caratterizzarlo. Tuttavia non è per tutti ed è difficile definirlo una valuta.
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Dal giorno
seguente, invece, ha iniziato a cedere fermandosi solo un anno dopo è passando
da 20.089 dollari al minimo di 3.191 dollari (-84% del proprio valore in
dollari Usa).
Perché ricordo
questo? Perché è uno strumento rischioso e francamente a me non piace.
Ma visto che c’è…
Il Bitcoin ha
realizzato un minimo relativo a metà marzo a 4.106 dollari dal quale è
rimbalzato fino al multiplo test del livello psicologico di 10.000 dollari.
Lo scenario
puramente tecnico di breve/issimo periodo è ancora positivo, ma l’eventuale
cedimento dell’area situata nelle immediate vicinanze degli 8.300 dollari
potrebbe lasciar spazio ad una correzione tecnica. Solo il superamento
confermato settimanalmente di quota 10.000 potrebbe favorire il proseguimento
degli attuali sforzi rialzisti.
I cerchi rossi corrispondono a doppi livelli di supporto o di resistenza individuati dall’incrocio
di qualche Gann Line.
Nel riquadro a
sinistra l’euro contro il dollaro e una conformazione grafica potenzialmente molto
interessante e da sfruttare.
Avremo un segnale
in caso di fuoriuscita dall’area 8.300/10.000.
Cordialmente
Giovanni