domenica 26 settembre 2021

L’azionario cinese inizia a offrire qualche opportunità.

La Cina non ha bisogno di presentazione ed è un argomento trattato quotidianamente sui principali mezzi di informazione e nei vari uffici studi; e come potrebbe essere diversamente.

In questo momento particolare, si parla molto del settore immobiliare cinese messo in difficoltà dal colosso Evergrande.

Le ripercussioni sul comparto azionario sono evidenti.

Oggi non tratterà il settore immobiliare, mentre mi soffermerò sull’azionario cinese per un breve focus sulla situazione attuale e, ovviamente, alla ricerca di un asset che soddisfi alcuni requisiti da me prefissati.

Anche in questa occasione vi presenterò uno degli asset che ritengo interessanti.

Ho preso in considerazione una ventina di fondi espressi in euro e con, come sempre, uno storico almeno decennale.

Sono nuovamente alla ricerca di qualche opportunità o di un asset che si è dimostrato storicamente molto affidabile secondo lo Stocastico orizzontale.

Per questa ragione devo obbligatoriamente omettere alcuni asset, ma la selezione è ovviamente obiettiva e prende in considerazione unicamente la data di inizio di quotazione del fondo e il settore di appartenenza. In alcuni casi, una fund house può essere più efficiente di altre in un comparto specifico, ma la professionalità è generalizzata a tutti gli attori del risparmio gestito.

Questa è l’unica certezza che abbiamo; la professionalità degli attori.

 

Il contesto.

Il grafico mostra il confronto tra gli indici Msci globale e Msci Cina espressi di euro e osserviamo chiaramente che il 2008 ha segnato la fine di un’era e l’inizio di una nuova fase per il mercato asiatico.

Da qualche settimana a questa parte, invece, praticamente dallo scorso mese di febbraio, la forza dell’indice cinese diminuisce e il relativo ratio tende a raggiungere i massimi realizzati durante il mese di ottobre 2008.

Ne vedremo forse delle belle…, ma ci troviamo potenzialmente, più che probabilmente, di fronte a un bivio.

Per il momento lo scenario complessivo non sembra compromesso, anche i grandi campioni hanno momenti di debolezza, ma il comparto dovrà essere in grado di reagire prontamente per non deludere le aspettative degli investitori.

Di certo, l’indice Msci Cina eur (MECN Index) ha perso molto dal massimo storico di 730.36 (vedi il 17 febbraio) al recente 510.11, ma questa correzione di poco più del 30% potrebbe costituire un’opportunità di intervento, ovviamente in un’ottica di asset allocation diversificata, e con una size adeguata all’allocazione strategica.

L’obiettivo non è scommettere, ma eventualmente sfruttare una fase di difficoltà del comparto, se ipotizziamo che sia momentanea, in un’ottica di medio/lungo periodo.

Oggi presento un asset che si è dimostrato storicamente interessante.

Continua a leggere l’articolo su www.lombardreport.com

A disposizione

Giovanni