mercoledì 16 febbraio 2022

Forex, nel caos dei mercati l’euro resta apatico

L’euro ha effettuato un tentativo di rafforzamento all’inizio del mese, ma non ha potuto evitare di concludere la scorsa settimana in terreno negativo riportandosi, pienamente, all’interno della sottile fase laterale che sta caratterizzando le ultime settimane.

Le preoccupazioni relative alla guerra in Ucraina sembrano rientrate, almeno lunedì sera, vedi il crollo del prezzo del petrolio e del gas, ma non sono le sole nuvole all’orizzonte.

Dal punto di vista puramente tecnico ribadisco quanto detto otto giorni fa: “Non possiamo fare altro che attendere, ancora una volta, l’abbandono dell’attuale fase di congestione”.

Da una parte il medico non ci obbliga a rimanere costantemente sul mercato, dall’altra cerchiamo qualche evento “programmato in calendario” che potrebbe contribuire ad aumentare la volatilità.

L’agenda economica per il resto della settimana non appare molto impegnativa e anticipo soltanto il Fomc e il Cpi inglese di domani. Quindi, teoricamente, lato dati, dovremo stare tranquilli.

Oggi propongo la versione Renko, con box size di 1, che sinterizza perfettamente l’attuale scenario. Il trend è ribassista dal mese di maggio 21 e abbiamo assistito a un segnale rialzista che ha comportato, per lo meno, la chiusura degli short.  Noi siamo rimasti alla finestra. Tuttavia, un nuovo box ribassista riporterebbe l’euro index (paniere di mia creazione, vedi anche i livelli diversi rispetto all’Euro Index di Bloomberg per esempio) in corrispondenza di un supporto statico relativamente importante, mentre i livelli attuali interessano una resistenza. Non è mai facile in parole povere…, ma già lo sappiamo.

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi dell’Usd/Sek pubblicata lo scorso 26 gennaio che potete rileggere cliccando sul seguente link. Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

“A rigore del vero, la candela daily di ieri martedì è ragionevolmente preoccupante. Stiamo a vedere. Al momento abbiamo raggiunto il primo obiettivo 9,30/5 e direi di proseguire in questo modo. Mantenere le eventuali posizioni rialziste in essere con stop in area 9,10/05 e obiettivi 9,50 e 9,75, poi 10,10/80. Short pertanto sotto 9,05 con obiettivo come in precedenza; ossia 8,70/65 e 8,35, poi 8,15/00”

Nel nostro caso, dopo il raggiungimento del 1° obiettivo a 9,30/5, il dollaro Usa ha sfiorato immediatamente il successivo traguardo di 9,50 fermandosi, tuttavia, a 9,48 circa prima di …

Source Bloomberg
 

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A disposizione

Giovanni