mercoledì 14 novembre 2012

“Ovvi” disordini internazionali.

Questa settimana abbiamo assistito ad un peggioramento della crisi internazionale ed a dei disordini pubblici globali.
Oggi ci sono state manifestazioni in 23 dei 27 paesi dell’Unione europea secondo i vari telegiornali che ho seguito (a volte rimanere a casa ammalato serve) e qua mi ricongiungo con la mia analisi del 14 ottobre scorso (vedrete che la data è importante) intitolata “Wef: Global Risks 2012” e riferita al report pubblicato all’inizio dell’anno dal Wef relativo ai maggiori rischi mondiali per i prossimi 10 anni.

Quindi non era farina del mio sacco, ma faccio mio il merito di avere ulteriormente pubblicizzato l’autorevole report in quanto, da “bravo analista”, avevo intuito che la cosa ci riguardava da vicino, e come se ci riguardava. Ricordo una frase tratta dalla mia analisi che trovate, come sempre, nel mio blog (http://giovannimaiani.blogspot.it/) ossia; “Nel settore economico “la crisi di liquidità” del nostro sistema finanziario e “la disuguaglianza nei redditi” tra privato e pubblico rischiano di portare a dei disordini pubblici in caso di peggioramento della crisi.”.

Interessante mi direte, ma voglio dimostravi che a volte, quando si scrive, non si scrive a caso o perché si ha voglia di perdere tempo.

Nella mia stessa analisi avevo scritto poco sopra, facendo riferimento al fatto che la pubblicazione originale era di 9 mesi prima, che “Questo report mi è scappato e me ne sono accorto solo questo giovedì, nonostante abbia già parlato del Wef non più tardi dello scorso 9 settembre, vedi il “Global Competitiveness Report 2012-2013”. Ma io sono un “bravo analista” e so per certo che il caso non esiste. Succedono delle cose che non capiamo immediatamente e quindi che non accettiamo subito, ma dopo qualche tempo abbiamo una panoramica più ampia e riusciamo a comprendere quanto accaduto in precedenza.”.

Dopo un mese esatto dalla mia precedente analisi pubblicata il 14 ottobre, ossia oggi 14 novembre, i disordini pubblici si sono avverati, e come.

Io da “bravo analista” cerco di fare la mia parte quando la mia sensibilità, esperienza professionale o intuito (chiamatelo anche fortuna se volete in quanto non mi disturba) mi dicono di scrivere certe cose nell’intento di mettere in guardia chi ha il buon cuore di volere leggermi. Il giorno sabato 8 settembre 2001, avevo scritto nella prima pagina di un settimanale finanziario italiano riferito al mercato azionario italiano: “Sul filo del panico”. Non potevo di certo immaginare il successivo attacco alle Twin Towers di 3 giorni dopo, ma era evidente che qualche cosa di molto brutto era nell’aria. Bastava osservare con attenzione, e cuore, i grafici tecnici per accorgersene.

Manifestazione in Francia – quasi 30 anni fa.


Ora, il nuovo Governo che saluto con la massima stima, dovrà a sua volta essere lungimirante prima per farci uscire dalla crisi e quindi per pensare al successivo sviluppo. Ma so che riuscirà nel suo arduo compito banalmente perché il paese non dispone di forze dell’ordine a sufficienza (anche se molto bene addestrata ed efficiente) per fronteggiare un’eventuale rivolta popolare che, qua, sarebbe ovviamente molto più feroce.

Ps: Ne approfitto per ringraziare di cuore tutti quelli che hanno creduto in me durante le ultime elezioni e, visto che non sono un personaggio pubblico, che non sono molto conosciuto a San Marino e che sono piuttosto taciturno, la cosa rivesta un’importanza maggiore.

Giovanni Maiani