Ho
scritto questo, difficilissimo, articolo perché nutro un profondo e sincero
rispetto nei confronti delle donne a tal punto che mi sono spinto fino a
sposarne una. Scherzo a parte, quanto riportato di seguito è una modesta ma
sincera analisi che, per favore, non si presta a nessuna polemica.
Qualche dato relativo all’Italia.
Secondo
i dati dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE):
-
Nel test Pisa 2009 (test internazionale di
valutazione degli studenti di 15 anni), precisamente nel test di lettura (e,
ovviamente, di relativa comprensione), le donne hanno raggiunto una media di
510 decisamente superiore al 464 degli uomini. Questa superiorità è stata
confermata in tutti i 74 paesi partecipanti. Sarà significativo? Nel test di
scienza, le donne vantano una media di 490 e di conseguenza superiore al 488
degli uomini. Nel test di matematica, invece, la media degli uomini pari a 490
è superiore al 475 raggiunto dalle donne.
Secondo
i dati Eurostat:
-
Nel 2010, il 57.6% degli studenti
nell’insegnamento superiore erano donne.
Secondo
Il Sole 24 Ore dello scorso 11 settembre:
-
Nel 2010, 1 donna su 4 aveva un'istruzione
universitaria contro 1 su 6 tra gli uomini. Il 59% dei laureati italiani erano
donne ed “il 33% dei laureati in ingegneria in Italia sono donne, una delle
percentuali più alte dell'Ocse e la Penisola e' al secondo posto per le donne
laureate in campo scientifico (52%)”.
Pertanto,
le donne italiane studiano maggiormente rispetto agli uomini e ottengono spesso
dei risultati nettamente migliori, anche a livello europeo. Anche a San Marino,
il tasso di scolarità femminile è superiore a quello maschile, sia nella scuola
secondaria superiore sia all’Università. Vedi “La popolazione scolastica
sammarinese” nel sito www.statistica.sm.
Un
altro aspetto spesso non molto pubblicizzato.
Le
donne sono più longeve e possono quindi sperare di sfruttare la pensione di
anzianità per 27.3 anni (rispetto ai 22.7 anni per gli uomini). Facendo
riferimento alla memoria storica della famiglia ed al “passaggio di consegne”
tra le generazioni, i nostri figli possiamo contare maggiormente sulle nonne
che sui nonni tenendo conto della speranza di vita. Anche in questo caso il
ruolo delle donne è molto rivelante nell’educazione delle nuove generazioni.
A
questo punto, da “bravo analista” non capisco le quote rose.
Richiedere
le quote rose, a mio modesto parere, è un diminuirVi ed un controsenso. Richiedere
l’inserimento obbligatorio di un certo numero di donne va a vostro sfavore e in
quanto non è una richiesta “degna” di persone intelligenti e cosi dotate. Il
problema è altrove e questo “falso obiettivo” vi strumentalizza e vi distoglie
da quelli veri e ben più importanti.
Ho
effettuato una brevissima ed incompleta ricerca a livello europeo per avere una
vaga idea dei veri problemi del gentile senso. Non ho la pretesa di dirvi le
cose ed evidenziarvi i problemi che conoscete meglio di me, ma nel mio piccolo,
vorrei sottolineare agli occhi di tutti i veri ostacoli che ripeto, a mio
modesto parere, affiggono le donne a livello europeo. Poi se ve lo dice un uomo
vi potete fidare.
In
primis vedo:
- Il gender pay gap o equality pays off, ossia la
differenza del trattamento salariale a parità di lavoro.
-
La lotta alla violenza contro le donne.
-
La lotta alla discriminazione dei sessi.
-
Parità di indipendenza economica.
-
Le questioni trasversali.
A
livello mondiale i problemi sono ancora più drammatici:
-
I più poveri sono generalmente delle donne.
-
I 2 terzi degli adulti analfabeti sono donne.
-
Limitazione dell’accesso delle donne alle
risorse finanziarie.
-
Elevata mortalità a causa di complicazioni
durante la gravidanza.
-
Violenza sessuale contro le donne nei paesi e
rischio di guerra ed instabili ed impunità dei colpevoli.
-
Mutilazioni parti intime.
-
Diritti umani.
-
Matrimoni combinati.
E cosi via… si potrebbe scrivere un’enciclopedia.
Queste
cause sono tutte molto importanti e legittime e vanno affrontate in quanto
nessuno vi può dire nulla al riguardo in quanto manca un’argomentazione da
contrapporre. Per esempio, chi vi può dire di essere a favore della violenza
sulle donne?
Però
occorre essere obiettivi.
Da
“bravo analista” penso che sia impensabile e poco serio da parte vostra portare
avanti una lotta riferita ad argomenti leciti e assolutamente condivisibili
come quelli esposti sopra e non lottare contro la strumentalizzazione del corpo
delle donne (almeno in tv o nell’ambito lavorativo). Sono argomenti
indissociabili.
Pertanto,
e per il grande rispetto che nutro per il gentil sesso, penso che occorre
colmare il divario costituito dal gender pay gap, aumentare la lotta alla
violenza contro le donne, ridurre ulteriormente la discriminazione dei sessi,
mirare alla parità di indipendenza economica e combattere la
strumentalizzazione del corpo delle donne. Senza quest’ultimo tassello l’intera
lotta delle donne, ripeto che condivido in pieno, non verrà mai e poi mai presa
sul serio e riconosciuta.
Le
quote rose non c’entrano nulla con il discorso molto ampio e condivisibile della
parità dei sessi e penso che una tale richiesta vi danneggi molto. Pensateci
bene. Mi sembra un falso obiettivo. Non c’entra proprio nulla con il fine. Non
si può pretendere un qualche riconoscimento e rispetto a seguito di un’azione
obbligata.
Una
premessa:
Circa
15/20 anni fa, sono stato preso poco sul serio a Milano in quanto mi ero
permesso di criticare l’indice di Sharpe, creato dal premio Nobel per
l'economia 1990 William Sharpe, in quanto a mio modesto parere offriva una
valutazione molto incompleta e quindi fortemente limitata della redditività di
un fondo. Nel mese di settembre 2005, lo stesso Sharpe ha criticato il suo
stesso metodo.
Nessun
è profeta in patria. E’ proprio vero.
Pertanto,
da “bravo analista”, se mi permetto di effettuare una critica questa è
costruttiva, obiettiva e spesso si basa su di un’ampia argomentazione oltre che
su anni di duro lavoro. Pertanto, niente strumentalizzazione. La presente
analisi è per favorire la lotta delle donne e non per penalizzarla.
Poi
il tempo è galantuomo (parlando del gentil senso ci sta).
Ps:
Gli uomini non possono permettersi di andare contro le donne in quanto ci sono
più donne che uomini sul Pianetta.
Giovanni
Maiani