domenica 2 dicembre 2012

Allevamento di polli.

Manca ormai poco alla fine dell’anno e lo scenario internazionale non è dei migliori.

In effetti, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha appena rivisto al ribasso le stime per l’economia mondiale, Moody’s ha tolto la tripla A all’Esm ed all’Efsf a seguito del declassamento della Francia, il tasso di disoccupazione ha raggiunto livelli record in molti paesi, la Grecia e la Spagna hanno beneficiato di aiuti internazionali anche se la situazione rimane a dire poco incandescente, l’Argentina è vicina ad un nuovo fallimento (le bandiere di San Marino e dell’Argentina usano l’azzurro ed il bianco; non vorrei che fossi un caso anche se il caso non esiste…), l’Italia non è messa molto meglio ed è in lista d’attesa, i politici italiani (e non solo) non vogliono rinunciare a qualche loro privilegio mentre spremono letteralmente la gente onesta che lavora, iniziano le rivolte popolari (vedi anche mio articolo: “Ovvi” disordini internazionali.), le tredicesime italiane saranno praticamente azzerate “grazie” alle nuove tasse, l’Ilva di Taranto ed ArcelorMittal di Florange in Francia operano entrambe nello stesso settore e sono in difficoltà,…, meno male che c’è il sud coreano Spy che porta un po’ di allegria nel mondo intero con il suo Gangnam Style.

In fondo non succede nulla di speciale. A livello internazionale, molti dei politici che abbiamo votato (perché non sono tutti cosi o, per lo meno, voglio crederlo), noi comuni mortali, hanno spesso pensato più a loro che al rispettivo paese e, tiri la corda oggi, tiri la corda domani dopo averla tirata anche ieri, questa si spezza, ma le brutte abitudini di una certa classe dirigenziale sono dure da morire.

La colpa è unicamente nostra, comuni essere umani.

Evidentemente,
-         crediamo ancora alle favole,
-         ci scanniamo tra di noi facendo i lecchini al posto di lavorare sodo confidando nella meritocrazia,
-     studiamo accuratamente ed egoisticamente dove fare le proprie ferie senza pensare a fare qualche cosa per il paese in quanto costa fatica,
-         pensiamo che un imprenditore sia in grado di gestire un paese come se fosse un’azienda,
-     accettiamo di farci guidare come se fossimo delle pecore e ci comportiamo come tale (con tutto rispetto per il genere Ovis),
-         piangiamo su noi stessi senza fare nulla,
-         permettiamo loro di fare quello che vogliono in quanto molti dirigenti (che siano politici o pezzi da 90 della Pubblica Amministrazione) non sono responsabilizzati.

A quel punto dico sono costretto a dire che hanno ragione loro visto che le lasciamo fare.

Ci dirigiamo verso un modello di civiltà dove la classe media scomparirà, la classe alta aumenterà di poco ma rimarrà entro il 10% circa della popolazione globale e la classe bassa rappresenterà il restante 90% circa. La piramide delle classi sociali avrà una base sempre più larga. Come prima idea, mentre scrivevo la presente analisi, pensavo che la piramide delle classi si trasformasse da un triangolo isoscele ad un triangolo equilatero o, meglio ancora, acutangolo, mentre invece tende ad assomigliare alla piramide presente sul biglietto di un dollaro americano. In effetti, la punta smozzata potrebbe rappresentare la parte dei nostri governanti che dimostra di non avere nessuna intenzione di rinunciare a qualche privilegio/vitalizio e, di conseguenza, si stacca, quasi fisicamente, dal restante 90% della popolazione perché non disposta a subire quello che ci toccherà ben presto. Quello che ci affligge ora non è nulla. Conosco molto bene la letteratura legata a tale piramide, ma voglio fare oggi un altro tipo di discorso e penso che quanto appena scritto non sia emerso da nessuna parte fino ad ora. Pensate a quello che scrivo ora…

Il mondo tende a diventare un enorme allevamento di esseri umani come facciamo noi con i polli e le vacche. Anche in questo caso massimo rispetto per il genere Gallus (non parlo di Asterix), mentre vacche (o vacca) non è un dispregiativo, ma il termine zoologico coretto che indica la femmina del bovino. A dire la verità l’ho scoperto per caso. Usavo sempre il termine di “mucca”.


In effetti, il problema del debito pubblico è mondiale e, se non troviamo una soluzione rapida e drastica (per esempio una cancellazione globale e reciproca del debito pubblico entro un certo limite), tenderà a diventare incontrollabile come lo è già ora in parte. Ma forse è voluto. Abbiamo già osservato che chi governa (governa per modo di dire) non è intenzionato a perdere neanche un centesimo della sua attuale condizione di vita e, di conseguenza, l’unica soluzione è quella di fare pagare il popolo assoggettato.

Da “bravo analista”, l’idea mi sembra questa:
-         il popolo deve essere diviso ed indebitato e, in questo modo, viene controllato molto facilmente oltre che a non poter dire nulla. Si dice pure che l’unione fa la forza. Così, l’ultra consumismo (per esempio le cure di bellezza e le vacanze a rate) in atto da qualche anno fa diventare sempre più ricco il 10% come sopra e contribuisce a cancellare la classe media. Vi ricordate anni fa (forse all’inizio degli anni 2000) i primi incentivi alla rottamazione di una nota casa automobilistica italiana? All’epoca avevo scritto che era una forzatura e che se una famiglia non riusciva a pagare x per una macchina nuova non sarebbe riuscita a pagarla con uno sconto che faceva sembrare l’Occasione della vita. Diversamente, avrebbe già potuto acquistare una macchina semestrale o di pochi mesi. Anche in questo caso, qualche collega mi diceva che esageravo. Io, invece, penso di avere una mente molto lucida e logica. In effetti, era appena nato, come lo chiamo io, l’ultra consumismo ed il boom delle finanziarie legate al credito al consumo con gli effetti che conosciamo tutti. Nessuno è profeta in patria. Ma va bene cosi.
-      Il popolo deve lavorare sempre più a lungo per pagare sempre (la ripetizione è voluta) più tasse in quanto i Governi incapaci sono assettati di soldi ed occorre alimentare l’ultra consumismo. L’aumento della speranza di vita è una falsa scusa per nascondere il debito pubblico degli Stati e dunque l’inefficienza di chi avrebbe dovuto gestire il bene pubblico. Ma non è colpa di nessuno.
-       Il popolo non può più contare su una pensione di anzianità e su una sanità gratuita e viene spremuto fino all’età pensionabile, quando non è più utile, ed è quindi lasciato a se stesso nella speranza che se ne vada in fretta perché è diventato un costo e non più un qualche animale da sfruttare.

E’ obiettivamente quello a cui assistiamo tutti oggi.

Quindi:
-         i nostri polli di allevamento sono chiusi in batterie e non posso fare nulla,
-         producono uova e/o banalmente la loro carne,
-         ed a tempo debito quanto hanno finito di produrre le uova (ovviamente le galline e non i polli) e quando sono ingrassati a sufficienza vengono uccisi visto che hanno raggiunto lo scopo utile.

L’analogia è preoccupante.

Il tutto al nome della sedicente libertà o democrazia. E’ la più grande presa in giro della Storia. Tutto è sotto controllo e gli essere umani sono guidati come fa il pastore con il suo greggio. Poi non c’è più cieco di chi non vuole vedere perché preferisce vivere nel suo mondo immaginario in quanto apparentemente più bello. La realtà fa anche male. Mentre il diavolo vuole far credere che non esiste, l’uomo vuole fare credere che la libertà esiste.

Platone individuava 3 classi sociali: i governanti, i guerrieri e gli agricoltori. Oggi i guerrieri non servono più in quanto le guerre se conducono molto più efficacemente sui mercati finanziari. Per Marx e per Adam Smith le classi erano due, ossia semplificando, i detentori di capitali e la forza lavoro per il primo i lavoratori ed i poveri per il secondo. Gli egizi ed i sumeri avevano varie classi sociali che andavano dagli schiavi e dai contadini fino ai sacerdoti e al faraone/re.

A prescindere ed osservando obiettivamente quanto accade nel Mondo, è molto probabile un prossimo modello di piramide delle classi sociali a soli 2 livelli. In pratica gli allevatori ed i polli (o simili). Ciò tuttavia non preannuncia nulla di buono per il 90% della gente. Pensateci.

Ps: a chi crede nella profezia Maya relativa alla fine del mondo il prossimo 21 dicembre, da “bravo analista”, consiglio di chiedere un anticipo sulla tredicesima e di goderselo. A quelli normali, invece, auguro un felice Natale. In ogni caso, se ho sbagliato l’ipotesi, nessuno potrà rimproverarmi fra 3 settimane.

Giovanni Maiani