Le proposte d’investimento vengono ormai equiparate alle
slot o ai grattini.
Un
fratello maggiore darebbe al proprio fratellino un fucile carico?
Probabilmente
no, anche se il fratellino deve capire che un’arma è pericolosa.
Un
amico direbbe ad un altro di buttarsi da una certa altezza convincendolo di
poter volare?
Probabilmente
no, anche se l’altro amico deve imparare a non fidarsi ciecamente.
Un
genitore direbbe al proprio figlio che lo studio è inutile?
Probabilmente
no, anche se il figlio non deve credere nell’impossibile.
Se
io da “fornitore” propongo una fregatura ad un cliente, cosi mi accadrà quando
sarò io ad essere cliente?
A
quel punto avrei praticamente concluso il post.
Dove
volevo arrivare?
Ovviamente,
alcuni strumenti finanziari non possono essere proposti ai privati in modo indiscriminato
se non viene accertata la loro piena conoscenza della materia.
Penso
che un’azienda abbia il dovere morale di non offrire un’ovvia fregatura ad un
cliente non professionale anche se ci troviamo nella sfera commerciale. Quindi
una pubblicità di massa ed impersonale come quella che può essere visibile su
internet, letta da chiunque, non può essere ammissibile. Non ho niente di
ridire se i prodotti che elencherò vengono proposti ai professionisti del
settore che sono in grado di valutarli. Diversamente servono dei limiti.
Vediamo
qualche esempio:
Una
volta sfornavano 50/100 covered warrants alla volta e, di certo, non era per
fare gli interessi dei privati. Non se ne parla più molto di questi giorni. Le
opzioni sui titoli azionari spingono i privati ad operare in quanto il capitale
necessario per investire è basso. Vediamo che, spesso, hanno volumi scarsissimi
e, pertanto, casualmente, non interessano ai professionisti. Come mai? I vari
tipi di certificates non sono da meno ed offrono una serie di condizioni quasi impossibili
da realizzare per un compenso incerto ed imprecisato al momento dell’operazione.
Gli
strumenti derivati, che hanno distrutto l’economia mondiale per farla breve,
sono di facile accesso ai comuni mortali (in quanto il capitale minimo, o
meglio margine iniziale, è molto basso) e vengono proposti come strumenti
facili da usare e poco rischiosi, visto che il margine iniziale è ridotto, ma
occorre ragionare a livello di controvalore del contratto. A mio modesto parere
gli unici usi accettabili di un derivato, per esempio azionario, per un privato
non professionista sono solo due:
-
va venduto a copertura di un portafoglio o di
una posizione rialzista,
-
va acquistato come investimento tenendo conto
del valore nominale. Ossia, se voglio investire 100 in azionario utilizzerò
solo 20 per l’acquisto di un derivato con leva 5 (ad esempio il future sul
Ftsemib) per un totale investito di 100 come deciso in precedenza, mentre il
restante 80 andrà impegnato in un investimento sicuro che mi offrirà un
rendimento basso, ma pure sempre un extra rendimento.
Pertanto,
da evitare assolutamente ai non professionisti; se ho 100 da investire
nell’azionario non devo investire 100 con leva 5, quindi 500. In questo molto avrei
aumentato di 5 volte la mia esposizione ed il rischio.
I
conti forex (valutari) con effetto leva a 3 cifre cosi facili da aprire, anche
online. Come fa un privato ad investire per esempio 1000 euro in un conto
valutario e gestire un’operazione con per controvalore potenziale di 100/400
mila euro? Ma se il mio vicino di casa avesse realmente questa cifra farebbe lo
stesso investimento senza la leva speculando sulle divise o acquisterebbe una
casa? E’ come dare il fucile carico al fratellino.
Le
opzioni binarie sono tra le ultime fregature dove l’utile potenziale è limitato
a priori (ma perché?), l’intervento può esaurirsi in un arco temporale
strettissimo e si vince o si perde senza via di mezzo. Praticamente punto alla
roulette sul rosso o sul nero. La stessa identica cosa. Preciso.
Viene
offerto anche uno sconto, o un bonus, a chi apre un conto di trading per
operare online. Lo fanno anche i siti di scommesse… Analogia o caso?
Non
regge l’idea che se un cliente è ingenuo in un determinato contesto io sia
autorizzato a fregarlo. In questo modo io faccio dei soldi facili e lui impara
la lezione che li servirà per diventare più furbo per la prossima volta.
Quindi, in pratica, se ti butti e non sai di non poter volare son c…i tuoi.
Siamo
in una società apparentemente libera, benissimo, ma serve un inquadramento
diverso. I più deboli devono tuttavia essere maggiormente tutelati.
Spesso
facciamo passare il messaggio ai privati che i loro problemi economici possono
essere risolti con un’unica operazione o che potranno fare una barca di soldi
in poco tempo e senza competenze ed esperienza professionali.
La
baghetta magica non esiste e non esisterà mai.
Anche
le slot ed i gratta e vinci si rivelano sempre, per definizione e nascita,
prodotti ingannevoli dove il cliente non ha il tempo di ragionare, spende
inizialmente poco (margine iniziale basso), le viene fatto credere che in pochi
secondi i suoi problemi svaniranno (effetto leva) e crea dipendenza.
Da
“bravo analista”, ed oggi aggiungo di lungo corso, affermo che l’ingegneria
finanziaria è spesso impegnata a creare prodotti per giocatori d’azzardo e non
prodotti da investimento e, inoltre, molte società sono in assoluta malafede in
quanto alcune proposte mirano ai privati in modo indiscriminato e non a professionisti
che, giustamente, le evitano perché in grado di analizzarle o le utilizzano in
modo consapevole ed efficace.
Non
siate creduloni. Nessuno regala nulla. Non posso diventare un astrofisico o una
ballerina dall’oggi al domani. La ballerina neanche dopo domani... Solo anni di
studi, anni di esperienza professionale e un pizzico di fortuna possono aiutare
un privato ad investire con alcuni strumenti finanziari. Il 95% delle proposte
sono fregature. Imparate a discernere e abbiate l’umiltà di chiedere consigli,
principalmente, a chi non deve vendervi nulla perché non coinvolto
finanziariamente.
Però,
anche il privato, senza una massima conoscenza finanziaria, non deve andare a
cacciarsi nei guai. Occorre essere giusti ed obiettivi nell’analizzare una
situazione.
Cordialmente,
Giovanni
Maiani