L’articolo della scorsa settimana era intitolato “L’euro si risveglia ma cade di nuovo.” e, anche in questo inizio di settimana, il benchmark sembra tuttora propenso a indietreggiare.
In effetti, l’ottava appena conclusa ha visto un rallentamento della discesa in essere e il test, non ancora concluso, dei minimi relativi di novembre.
Qualche rapido riscontro di AT: all’inizio del mese, il –DI e DI hanno generato un segnale ribassista anche se con un Adx ribassista. Discendente anche l’Rsi (con una divergenza ribassista). L’Adx e l’Rsi sono presenti sul grafico. Tutti gli strumenti erano settati a 10 settimane. Il mio Efficiency index è sempre attorno a +15.
Probabile un movimento altalenante esteso a qualche giornata prima di poter osservare un nuovo, e forse ampio, movimento dei prezzi.
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Trade opportunity
Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 25 febbraio (https://bit.ly/3rU1spu) relativa all’Eur/Jpy.
Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:
“Mantenere le eventuali residue posizioni in essere con stop a 127.30.
Nuovi long su tenuta di 127.5/3 e sopra 129.10 con obiettivi rispettivi 128.9/129.1 e 130.50, poi 131.70 e 133.5/135.0. Short tuttavia sotto 127.30 con obiettivi 126.2/0 e 125.2/0, poi 124 e 122 circa.”
Nel nostro caso, il superamento “sofferto” di 129.10 ha favorito qualche long e il perfetto raggiungimento del 1° obiettivo posto a 130.50 (realizzati lunedì e martedì 130.50; veramente oltre 130.49…). Inoltre, le eventuali residue posizioni in essere non sono state chiuse con lo stop a 127.30.
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A disposizione
Giovanni