In effetti, la divisa europea necessitava evidentemente di un riposino e, con il segno del poi, era meglio se fosse rimasta ancora al letto. Praticamente, si è svegliata ed è caduta.
Da qualche settimana evidenziavo “l’ipotesi di un pull back down” e, anche se non perfetto, l’euro index ha realizzato un massimo relativo poco al di sotto della resistenza dinamica, ex supporto che sosteneva il trend ascendente del 2020, effettuando una configurazione grafica che “assomiglia” a un PB down. Tutta questa fatica per dire che considerò avverata tale ipotesi. Vedi anche il mio precedente commento: “L’ipotesi del Pull back down potrebbe essersi esaurita con il micro rialzo avvenuto durante l’ultima settimana di febbraio”.
Tornando alle cose serie,…
Trade opportunity
Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 10 febbraio (https://bit.ly/3qvGQlV) relativa all’Eur/Usd.
Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:
“Short in caso di mancato superamento di 1.225/7 e sotto 1.204 con obiettivi rispettivi 1.204 e 1.195, poi 1.181 e 1.170/65.
Long sopra 1.227 con obiettivi 1.239 e poi 1.248, poi 1.261/2 e 1.285.”
Nel nostro caso, il mancato superamento di 1.225/7 (realizzato 1.224) e il cedimento di 1.204 hanno favorito qualche short e l’ampio superamento del 2° obiettivo posto a 1.195 (realizzato 1.183, con il 3° obiettivo a 1.181).
…
Continua a leggere l’articolo su www.bluerating.com
A disposizione
Giovanni