domenica 5 dicembre 2021

Un asset molto interessante per un comparto difficile.

L’azionario internazionale ripiega parzialmente della metà dello scorso mese di novembre ed è, potenzialmente, il momento peggiore per qualsiasi gestore di asset.

Tuttavia, a venerdì scorso, le performance dei principali indici azionari relative ai primi 11 mesi dell’anno, più 2 o 3 giorni, sono molto diverse tra di loro. L’indice Dow Jones guadagno oltre il +12%, mentre l’Hangseng perde -12,7% circa e l’Europa fa generalmente meglio dell’indice americano.

Oggi sono alla ricerca di un titolo del settore Azionari Asia Pacifico (Mercati Emergenti e Sviluppati escl. Giappone) e, pertanto, vi proporrò uno degli asset di questo comparto che non vede l’ora di cambiare marcia.

Ho preso in considerazione poco meno di 40 asset espressi in euro e con uno storico almeno decennale, mentre ho effettuato una prima scrematura utilizzando, come sempre, i dati cumulati dello Stocastico orizzontale. Il fondo scelto ha qualche particolarità che ritengo interessante.

Sono nuovamente alla ricerca di qualche opportunità o di un asset che si è dimostrato storicamente molto affidabile secondo lo Stocastico orizzontale.

Per questa ragione devo obbligatoriamente omettere alcuni asset, ma la selezione è ovviamente obiettiva e prende in considerazione unicamente la data di inizio di quotazione del fondo e il settore di appartenenza. In alcuni casi, una fund house può essere più efficiente di altre in un comparto specifico, ma la professionalità è generalizzata a tutti gli attori del risparmio gestito.

Questa è l’unica certezza che abbiamo; la professionalità degli attori.

Il contesto.

L’indice MSCI Pacific ex Japan Net Total Return USD Index (NDDUPXJ Index), utilizzato oggi come Benchmark, si è comportato molto bene tra gli anni 2009 e 2013 circa nei confronti dell’indice generale Msci Total Return (NDDUWI Index), ma ha poi iniziato a perdere progressivamente terreno e la tendenza dura anche ai giorni nostri.

Dal mese di febbraio 2008 (“nascità” del fondo scelto oggi) ai giorni nostri, lo spread tra le performance di periodo dell’indice generale (+181%) e del benchmark (+78%) è decisamente elevato. Il fondo, invece, ha offerto una performance complessiva del +148% circa, molto più vicina a quella dell’indice generale che a quella del benchmark.

Dallo scorso mese di giugno, invece,


 
Grafico fonte Bloomberg

 

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A disposizione

 Giovanni