mercoledì 30 marzo 2022

Forex: l’Euro potrebbe tentare un rimbalzo

La divisa europea torna a indebolirsi dopo l’effimero tentativo rialzista di metà mese e si avvicina nuovamente all’area di supporto individuata nelle immediate vicinanze di 120, livello relativo all’euro index di mia creazione e già evidenziato durante le ultime settimane.

L’area situata nelle immediate vicinanze di 120 ha fatto parte della storia tra la metà del 2015 e la metà del 2016, ma anche durante il 4° trimestre del 2019. Inoltre, tale supporto viene rafforzato dalla trend line che delimita la parte inferiore del canale discendente in essere dal mese di maggio 2021; praticamente dopo il secondo massimo discendente ben visibile graficamente.

Lo scenario puramente tecnico rimane di conseguenza orientato verso il basso e, per il momento, l’ipotesi di un rimbalzo dagli attuali e importanti livelli rimane solo un’ipotesi. Anche in questo caso, come già scritto all’inizio del mese, un eventuale rimbalzo potrebbe nascondere la realizzazione di un massimo discendente seguito da una nuova correzione e, pertanto, sarà da prendere con le dovute cautele.

Da un breve sguardo all’agenda macroeconomica, negli Usa usciranno nel fine settimana dati relativi alla disoccupazione e all’Ism, nell’eurozona è attesa venerdì l’inflazione, nel Regno Unito giovedì verrà pubblicato il Gdp definitivo del 4° trimestre. Normala amministrazione cosi se si può definire.

La situazione rimane al momento orientata verso il basso e un eventuale rimbalzo potrebbe essere effimero e quindi puramente fisiologico.

 

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi dell’Usd/Jpy pubblicata il 16 marzo scorso che potete rileggere cliccando sul seguente link.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

“Mantenere le posizioni già in essere con stop a 117 e obiettivi 119,50 e 120,50, poi 122,30 e 124/6. Avremo un segnale di indebolimento sotto 117, ma non andrei short e spiego il perché…”.

Nel nostro caso, i long già in essere e accesi sia su tenuta di 113.0/112.5 sia a seguito del superamento di 115 hanno raggiunto con precisione il 4° obiettivo posto a 124/6 (realizzato 125,09) che corrisponde all’area situata nelle immediate vicinanze del doppio massimo statico ben visibile sul grafico Point & Figure.


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A disposizione

Giovanni

martedì 29 marzo 2022

Il Dash cerca di confermare il superamento di 125.

Riprendo oggi l’analisi del Dash pubblicata lo scorso 25 gennaio che potrebbe ritrovare di seguito: https://www.traderlink.it/scelti-per-te/il-dash-supera-il-3-obiettivo-ribassista-di-85_22025QTW2KPU1OA.

Ps: la settimana prossima guarderemo che cosa è accaduto all’Eos dopo l’analisi pubblicata il 1 febbraio visto che le analisi vengono “ripescate” in modo sequenziale.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

“Pertanto, per il momento, la situazione rimane orientata verso il basso con obiettivi 65 e 58, poi 36.

Tuttavia, visto che non ho la sfera di cristallo e che, se l’avessi, probabilmente non la userei, è sempre possibile un effimero rimbalzo e, in tale senso, solo il ritorno sopra 125 potrebbe invogliare qualche long (il livello è distante anche per la volatilità del sottostante e perché il medico non mi ha prescito di stare costantemente sul mercato, per il meno il mio…) con obiettivi 150/4 e 198, poi 228/52”.

Nel nostro caso, il Dash non ha proseguito la discesa in essere, anzi, è rimbalzato fino a oltrepassare, qualche giorno fa, la precedente resistenza di 125 riportandosi, osservando la precedente strategia, in un contesto rialzista. Aggiungo che, avremo probabilmente accusato qualche falso segnale in caso di acquisto al di sotto del precedente 125.

In effetti, la crypto si è immediatamente riportata al di sopra della resistenza dinamica che delimitava la tendenza ribassista in essere dal 10 novembre e, dopo un movimento laterale, ha messo a segno una fase di recupero.

Lo scenario puramente tecnico è rialzista, moderatamente rialzista tenendo conto della vicinanza della fascia di supporto di 125/120 circa, ma è probabile il proseguimento della tendenza verso l’alto.

Direi di proseguire in questo modo.

Mantenere gli eventuali long in essere …

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Giovanni

giovedì 24 marzo 2022

Forex: il Dollar Index si rimette in riga

La scorsa settimana è stata caratterizzata dalle riunioni delle Banche centrali e, tutto sommato, è trascorsa relativamente bene. La Fed ha ovviamente aumentato i tassi lo scorso 16 marzo, mentre è previsto per il prossimo 4 maggio un nuovo rialzo, forse, di 50 bps. Staremo a vedere. È ancora troppo presto per le certezze.

La situazione dell’Euro Index (paniere valutario di mia realizzazione) rimane orientata verso il basso e il grafico Renko con box size di 1 è qui per confermarlo, nonostante il rimbalzo della scorsa settimana che non appare sul grafico in questione.

Oggi, invece, voglio presentarvi un secondo grafico; ossia il confronto tra il Dollar Index e l’Euro Index realizzati da Bloomberg.

Nella parte superiore osserviamo, su base mensile, le due curve normalizzate, mentre nella parte inferiore è presente il rapporto tra il Dollar index e l’Euro Index. Emerge che, proprio in questo momento, il Dollar Index tende a riportarsi all’interno di un trend momentaneamente abbandonato circa 2 anni fa. Vedi l’inizio della pandemia. Praticamente, il Dollar index si rimette in riga.

Non ci saranno particolari appuntamenti macroeconomici durante le prossime sedute, se non quelli soliti, e la situazione appare (cpi, guerra e … permettendo) relativamente calma. Ciò non ci autorizza ad abbassare la guardia, anzi.

 Source Bloomberg

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Giovanni

martedì 22 marzo 2022

Il Bitcoin consolida da 2 mesi.

Riprendo oggi l’analisi del Bitcoin pubblicata lo scorso 18 gennaio e che potrebbe ritrovare di seguito: https://www.traderlink.it/scelti-per-te/cede-sotto-60k-e-centra-il-primo-obiettivo-a-40k_22018EHB198D7X0.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

“Leggendo il grafico emerge qualche supporto a 36.700/500 e in area 32.000/30.000 circa.

Tuttavia, è lecito ipotizzare una pronta reazione positiva in quanto il Bitcoin è sinonimo di speculazione.

L’eventuale ritorno al di sopra di 44.500/45.000 dovrebbe coincidere con una reazione positiva di breve periodo verso 51.000/52.000 e 58.000/61.000. Come spesso accade, è possibile la realizzazione di un pullback down nelle immediate vicinanze di 60K; famoso precedente livello di guardia come mi piace chiamarli”.

Nel nostro caso, non ha confermato la precedente ipotesi di “…è lecito ipotizzare una pronta reazione positiva …” in quanto si è immediatamente indebolito con il cedimento di 36.700/500 per poi avvicinarsi anche alla seconda area di supporto di 32.000/30.000 (realizzato 33.038). In seguito, ha testato in due occasioni l’area di resistenza di 44.500/45.000 con un doppio massimo discendente a 45.799 e 45.295 confermando la validità della stessa.

In effetti, il Bitcoin consolida da due mesi anche se …

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Giovanni

mercoledì 16 marzo 2022

Forex: ancora molte incertezze per l’Euro

La scorsa settimana abbiamo lasciato un euro relativamente debole, ma con tanta voglia di combattere. Ed è proprio quello che ha fatto, almeno per qualche giorno…

In effetti, avevamo anche evidenziato la presenza di un importante supporto e il benchmark Euro Index (paniere valutario di mia realizzazione) non si è lasciato sfuggire l’occasione.

Abbiamo dunque assistito a un rafforzamento della moneta unica che, tuttavia, si è tuttora mantenuto all’interno del canale discendente in essere da qualche mese e, di conseguenza, siamo “soltanto” testimoni di un rimbalzo puramente fisiologico. Ribadisco che ci vuole ben altro per ottenere un segnale di inversione rialzista di breve periodo.

Per ora, e ripeto per ora, lo scenario puramente tecnico rimane orientato verso il basso, mentre le incertezze sono tantissime, e non parlo soltanto dagli eventi bellici in Ucraina.

Oggi, per esempio, la Russia dovrebbe pagare alcune cedole, mentre la Fed dovrebbe aumentare i tassi +25bps. Domani 17, anche la Bank of England dovrebbe aumentare i tassi di +25bps e il giorno successivo, il 18 marzo, la Bank of Japan dovrebbe stare a guardare. Anche lo “stare a guardare” è una decisione.

Inoltre, la volatilità è discretamente elevata su tutte le principali asset class in questo momento. Un dato per tutti: l’Euro Index ha avuto una volatilità a cinque giorni annualizzata del 15,91% solo pochi giorni fa. Non accadeva dal mese di marzo 2020.

La situazione è tuttora ribassista, mentre l’euro cerca di consolidare. Tuttora attuale l’ipotesi che “un eventuale rimbalzo potrebbe nascondere la realizzazione di un massimo discendente seguito di una nuova correzione tecnica”. Forse assistiamo ora alla discesa dopo la realizzazione del massimo relativo di mercoledì 9 marzo…

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A disposizione

Giovanni

martedì 15 marzo 2022

Ethereum potrebbe apprestare a rimbalzare.

Riprendo oggi l’analisi dell’Ethereum pubblicata lo scorso 11 gennaio e che ritrovate di seguito: https://www.traderlink.it/scelti-per-te/ethereum-sprofonda-dopo-il-cedimento-di-4-500-450-ma_22011JUKBVDBG90.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa che, nel caso specifico, assomigliava maggiormente a un’indicazione di massima. Dipendente dalla situazione.

“Una prima area di supporto/obiettivo è vicinissima e viene già evidenziata a 2.900/700, mentre una seconda è individuata nelle immediate vicinanze di 2.000/1.750.

Vedremo a breve che la situazione, anche se negativa, potrebbe non essere cosi tragica.

Per il momento, anticipo una resistenza a 3.400 il quale superamento potrebbe favorire una ripresa verso 3.750/800 e 4.300/500, poi 4.700/950”.

Nel nostro caso, l’Ethereum ha proseguito la fase discendente fino a raggiungere/superare la prima area di supporto/obiettivo di 2.900/700 avvicinandosi, solo parzialmente, alla successiva posta a 2.000/1.750 (realizzato 2.160). Interessante notare come l’area 2.900/700 sia stata “centrale” dall’inizio dell’anno.

Lo scenario puramente ribassista rimane al momento orientato verso il basso, mentre l’Ethereum cerca di mantenersi al di sopra della fascia di supporto 2.450/380. Al rialzo, invece, ritroviamo ancora una volta l’intervallo 2.700/900 che, questa volta, è rafforzato da una resistenza dinamica di breve periodo ricavata congiungendo gli ultimi massimi discendenti.

La situazione è tuttora orientata verso il basso, ma …

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A disposizione

Giovanni

domenica 13 marzo 2022

Il Nickel si è confermato un ottimo asset.

Durante la fine del mese di marzo 2021 ho analizzato alcune commodity, per la precisione, il Comex Gold (vedi https://www.lombardreport.com/2021/3/28/l-oro-sar-presto-molto-interessante/) e Nickel (vedi https://www.lombardreport.com/2021/3/31/il-nickel-potrebbe-rimbalzare-sin-da-ora/) rispettivamente i giorni 28 e 31 marzo 2021, mentre oggi vedremo che cosa è accaduto da allora sui mercati finanziari.

Lo Stocastico orizzontale non ha la pretesa di individuare l’asset che farà meglio degli altri in un prossimo futuro, anche perché è cosa impossibile, ma è stato ideato per valutare il lavoro storico svolto dal gestore e confrontarlo con quello dei suoi concorrenti. E’ doveroso, a fine dello studio, tirare le somme dopo qualche tempo e il tempo, come si dice, è giunto.

Nell’articolo si parla di Comex Gold, Nickel e Nymex Palladium.

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Cordialmente

Giovanni

mercoledì 9 marzo 2022

L’euro conferma la debolezza, ma combatte. I prossimi target.

Otto giorni orsono abbiamo lasciato un “Euro a rischio di ulteriori ribassi”, mentre l’analisi si concludeva con “… tende a peggiorare e potrebbe farlo con velocità”. Ahimè è andata proprio..

In effetti, l’Euro index (paniere valutario di mia creazione) ha accusato una pesante correzione durante la scorsa settimana lasciando sul terreno -2,39% del proprio valore; ciò che è tantissimo, (si veda la candela sul grafico).

In questo modo, il benchmark è adatto a interessare il doppio livello di supporto situato nelle immediate vicinanze di 120, nel mio caso.

L’area situata nelle immediate vicinanze di 120 è interessata, da una parte, dal passaggio del supporto che sostiene in canale discendente in essere dalla fine dello scorso mese di maggio, e dall’altra da un livello statico che si è già dimostrato efficace prima come resistenza e quindi come supporto (ma anche negli anni 2003, 2004, 2006, 2010 e 2012). Oggi costituisce ovviamente un supporto. I  livelli attuali sono probabilmente da prendere in considerazione. Lo scenario puramente tecnico rimane, off course, ribassista e, per il momento, qualsiasi rimbalzo sarà da prendere con le “pinzette”.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 24% dei casi (invariato della scorsa settimana) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano soprattutto un forte indebolimento della divisa europea. Ho voluto inserire la tabella aggiornata con i dati di lunedì sera in quanto significativa. La situazione a ieri è lievemente migliorata.

La situazione è ribassista e un eventuale rimbalzo potrebbe nascondere la realizzazione di un massimo discendente seguito di una nuova correzione tecnica. Occorre quindi un rafforzamento considerevole prima di poter ottenere un segnale di rafforzamento “attendibile”, ma di certo siamo in corrispondenza di un importante supporto.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

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Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi dell’Eur/Nzd pubblicata il 22 dicembre scorso che potete rileggere cliccando sul seguente link: https://www.bluerating.com/mercati/747927/forex-euro-verso-un-fine-anno-in-sordina.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

“Pertanto, l’eventuale superamento confermato di 1,680/5 circa dovrebbe coincidere con l’inizio di una fase di inversione rialzista di breve periodo, anche se il rimbalzo avvenuto durante le ultime settimane, dal minimo di metà novembre, è molto importante. Al rialzo, gli obiettivi possono essere calcolati a 1,70 e 1,72/3, poi 1,77 circa.

Al ribasso, invece, il cedimento di 1,66 sarà da intendere come un segnale di indebolimento con obiettivi verso 1,638 e 1,617/00, mentre l’area 1,685/60 circa non verrà utilizzata a fini di trading”.

 
Source Bloomberg

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A disposizione

Giovanni


martedì 8 marzo 2022

Lo Stellar è ancora debole.

Oggi, per la prima volta in questa sede, tratterò lo Stellar Lumens (XLM USD)

Stellar, particolare anche per la sua velocità di conferma delle transazioni, non se la passa molto bene in questo momento sul mercato in quanto è molto distante dallo 0,44 al quale veniva scambiato il 10 novembre scorso, e non vado più indietro.

In effetti, Stellar ha lasciato sul terreno circa i due terzi del suo prezzo durante gli ultimi 4 mesi e rimane orientato verso il basso. Inoltre, una Fan di Fibonacci, in rosso, rappresenta da circa un mese a questa parte una resistenza dinamica insuperabile, o poco manca.

Poco sopra i livelli attuali, quota 0,205 è interessata da una resistenza, questa volta statica, che si è dimostrata discretamente valida durante le ultime settimane come durante i mesi di giugno/luglio 2021.

La negatività accompagna tuttora il settore delle crypto che seguono spesso le sorti dei mercati azionari.  Anche in questa circostanza, è possibile assistere, per lo meno, al proseguimento della tendenza in essere; ossia moderatamente ribassista.

Visto che siamo ottimistici, cercheremo sin da ora qualche livello di ingresso.

Direi di proseguire in questo modo.

Ps: la prossima settimana riprenderemo l’analisi dello scorso 11 gennaio relativa all’Ethereum.

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A disposizione

Giovanni

lunedì 7 marzo 2022

The winner is...

 Dall'inizio dell'anno, Usd/Rub

Source Bloomberg

Cordialmente

Giovanni


La diversificazione contro la paura dei mercati.

La paura è parte integrante della nostra vita, ma la paura nasce dalla non conoscenza e, per fronteggiarla, occorre avere in ogni momento contezza della situazione.

In effetti, in molti, anzi in troppi, si fanno prendere dal panico durante una giornata fortemente negativa e non sanno come reagire, o per lo meno, in modo razionale.

La scorsa settimana, i mercati finanziari internazionali sono stati a dire poco volatili. Per esempio, l’indice azionario italiano ha perso -12,84% (la metà durante la sola seduta di venerdì), il prezzo dell’oro espresso in euro è salito di +7,65% e l’obbligazionario è cresciuto mediamente di +1,79%. Non parlo neanche del forex o del mondo crypto per esempio.

Prima di tutto occorre osservare che non stiamo assistendo a un crollo generalizzato, ma a una flessione limitata, con un riferimento limitato all’ultima settimana, al mercato azionario. Semplifico il contesto, ma già questo rende l’idea.

Ora cerchiamo di capire se una simile flessione del mercato azionario nazionale è un caso isolato, o meno.

Dal 1998, con una base dati di ben 1.261 variazioni settimanali, il Ftsemib ha perso in 12 occasioni (il 9,51% dei casi) più di -10% e, nella metà dei casi, la perdita è stata recuperata entro le successive 12 settimane. Solo per dire che a volte capita, come molte altre cose brutte. E’ fisiologico.


 A titolo indicativo, dal 1928, con una base dati di ben 4.913 variazioni settimanali, l’indice americano Sp500 ha concluso la settimana ben 127 volte (il 2,58% dei casi) con una performance peggiore di -5% e, pertanto, neanche la flessione dello scorso 21 gennaio di -5,68% era un caso isolato. Da allora, l’indice americano ha perso “soltanto” un ulteriore -1,5% circa. Non è detto che una settimana fortemente negativa sia obbligatoriamente l’inizio di un crollo storico, anche se possibile.

Potrei scrivere 10 pagine di statistiche del genere, ma non è questo l’obiettivo odierno.

Non so come si svolgeranno gli eventi bellici che interessano l’Ucraina, e che hanno delle ripercussioni a livello planetario, e visto che nessuna ha la bacchetta magica, l’unica cosa a disposizione è uno strumento fantastico quanto infallibile nel medio/lungo periodo; ossia la diversificazione.

Abbiamo visto poco sopra che è doverose contestualizzare un evento traumatico del mercato in quanto ci aiuta a capire la situazione complessiva.

Tuttavia, un portafoglio ben diversificato smussa gli incidenti di percosso dei mercati e assicura, a media/lunga distanza, la preservazione del capitale investito e un discreto utile. Lo dimostrano gli studi empirici.

Non c’è da inventare nulla.

Un esempio per tutti:

Prendendo in considerazione le performance della settimana appena terminata, vedi come sopra; un portafoglio composto di 35% di azionario Italia, 60% di obbligazionario europeo e 5% di oro espresso in euro avrebbe ottenuto un risultato positivo durante le ultime 5 sedute, e parlo di un portafoglio verosimile.

Se posso, vorrei concludere l’articolo con un suggerimento; i miei capelli bianchi me lo consentono: non operate con impulsività e senza un piano strategico preesistente e, soprattutto, non rimanete da soli durante i momenti di difficoltà; che siano di mercato o personali (l’Essere Umano è, solitamente, una bestiaccia sociale).

Ricordate che c’è una bella differenza tra investire e scommettere.

A disposizione,

Giovanni

domenica 6 marzo 2022

Una fascia statica di supporto potrebbe fungere di rampa di lancio per questo titolo Usa.

Durante la metà del mese di marzo 2021 ho analizzato i titoli azionari americani e, per la precisione, Allegheny Technologies Incorporated (vedi https://www.lombardreport.com/2021/3/14/questo-titolo-ha-qualche-cosa-di-speciale/) e Barrick Gold Corporation (vedi https://www.lombardreport.com/2021/3/17/questo-titolo-vale-oro/) rispettivamente i giorni 14 e 17 marzo 2021, mentre oggi vedremo che cosa è accaduto da allora sui mercati finanziari.

Lo Stocastico orizzontale non ha la pretesa di individuare l’asset che farà meglio degli altri in un prossimo futuro, anche perché è cosa impossibile, ma è stato ideato per valutare il lavoro storico svolto dal gestore e confrontarlo con quello dei suoi concorrenti. E’ doveroso, a fine dello studio, tirare le somme dopo qualche tempo e il tempo, come si dice, è giunto.


Allegheny Technologies Incorporated

Lo scorso anno lo Stocastico orizzontale, crescente fino a 60, evidenziava un titolo che recuperava forza relativa rispetto agli altri asset presi in considerazione; parliamo pure sempre di 185 analizzati dalla fine del 1999.

Abbiamo quindi effettuato una scommessa e vediamo, prima di tutto, il successivo andamento dell’oscillatore.

Lo Stocastico orizzontale ha effettuato un breve movimento altalenante per poi proseguire la fase ascendente fino a raggiungere, il 30 luglio 2021, il picco di 88,50.

In primis, osserviamo che abbiamo effettivamente assistito a un aumento di forza relativa nei confronti di una “marea” di altri titoli e confronteremo subito la performance del titolo all’interno del periodo preso in considerazione; ossia 14/03/2021 e 30/07/2021.

Nel periodo come sopra, il titolo ha perso -7,6% del proprio valore, mentre i titoli si sono mossi tra un rialzo del +48,03% (Perkinelmer) e un calo del -89,14% (Costar Group).

In questo caso, lo Stocastico orizzontale non ha scovato una perla, come fa solitamente, ma in questa sede sono effettuate analisi obiettive a scopo di studi e, ovviamente, non ci sono solo esiti positivi, anzi.

Riprendiamo ora …

 

Barrick Gold Corporation

Quando ho presentato il titolo, un anno fa, disponeva di uno Stocastico orizzontale di 13, ma ipotizzavo “Osservando gli ultimi anni, è lecito ipotizzare, forse fra qualche settimana/mese, l’inizio di una nuova fase di aumento di forza relativa rispetto agli altri 184 titoli del presente studio”.

Da allora, l’oscillatore ha effettuato un breve movimento altalenante a 20 per poi spingersi, per modo di dire, fino gli attuali 50 circa. Anche in questo caso, Barrick si è riportato al di sopra di 30, allontanandosi dai titoli con le performance minori a 12 mesi, ma di certo non ha messo a segno nessun exploit memorabile.

Voglio tuttavia, cercare di capire come si è messo tra il 12 marzo 2021 e i giorni nostri, ossia durante l’ultimo anno.

Durante l’arco temporale come sopra, …

 

Nel prossimo futuro.

Oggi vi ripropongo un titolo che avevo giù evidenziato in precedenza; Sarepta Therapeutics Inc. attivo nel settore biopharmaceutical.

In effetti, a l’ora attuale, sempre con riferimento i 185 titoli americani presi in considerazione, Sarepta vanta la maggiore permanenza al di sopra di 70, dove è rimasto per 18,38% del periodo, mentre è rimasto a lungo, anzi a lunghissimo, sotto 30; il 58% degli ultimi 22 anni circa.

Pertanto, in questo caso, osserviamo …

Source Bloomberg
 

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Cordialmente

Giovanni

mercoledì 2 marzo 2022

Forex: Euro a rischio di ulteriori ribassi

La scorsa settimana abbiamo lasciato un Euro Index (paniere valutario di mia creazione) “bersagliato da più parti”, mentre oggi appare sempre più a rischio.

In effetti, il benchmark da me realizzato effettua un movimento altalenante dalla seconda metà dello scorso mese di novembre appoggiandosi, in varie occasioni da allora, a una sottile fascia di supporto che raggruppa gli ultimi minimi.

L’area interessata coincide, largo circa, con la fase di congestione realizzata due anni fa in quanto, anche in questa occasione, abbiamo assistito a una fase altalenante, ma per altri motivi. Inoltre, le ultime candele tendono alla negatività e non è da escludere il prossimo inizio di una fase ribassista della moneta unica.

Fondamentale pertanto sarà la tenuta dei recenti minimi, mentre la Fed inizierà presto ad aumentare i tassi Usa. La situazione geopolitica non aiuta di certo a calmare le acque e non è da sottovalutare.

Abbiamo visto che, in casi estremi, può accadere (e accade) di tutto e di più sui mercati. Vedi banalmente la giornata di ieri martedì 1° marzo. Il mese inizia alla grande, poi ha anche 31 giorni…

La situazione rimane di conseguenza tendenzialmente ribassista nel medio periodo e neutrale nel breve, ma tende a peggiorare e potrebbe farlo con velocità.

 

Trade opportunity

Ho ripreso oggi questo articolo per sottolineare che ora non è il momento di operare.

Non si deve operare in qualsiasi situazione di mercato.

Otto giorni fa avevamo una resistenza costituita da ben 4 massimi statici e non potevamo sottarci all’invito, ma ora c’è una guerra e una Banca centrale, ovviamente quella russa, che ha portato lo scorso 28 febbraio il “Key Policy Rate (%)” da 9,50% al 20% per difendere la propria moneta nazionale. A ognuno il proprio compito. La CRB potrebbe riunirsi il prossimo 18 marzo.

Come se non bastasse, la volatilità a 5 giorni dell’Usd/Rub si agirà attorno al 170% e, intervenire in una simile situazione, non è investire, non è fare trading, non è speculare, ma è pura scommessa.

Pertanto, a rischio di deludere alcuni, non presenterò nessuna strategia operativa per i motivi come sopra, ma solo una rappresentazione grafica

 

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A disposizione

Giovanni

martedì 1 marzo 2022

Verso un aumento della speculazione sulle crypto.

Riprendo oggi l’analisi del Zcash pubblicata lo scorso 4 gennaio che potrebbe ritrovare di seguito: https://www.traderlink.it/scelti-per-te/lo-zcash-in-bilico-sopra-145-0_22004952U2TUTI5.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

“Qualche modesto long su tenuta di 145/0 e sopra 160 con obiettivi rispettivi 160 e 175, poi 210 e 235/90.
Negativo pertanto sotto 140 con obiettivi 125 e 110, poi 100/90”.

Nel nostro caso e dopo un iniziale tentativo di recupero limitato a 156,25 (resistenza a 160), il ritorno sotto 140 ha favorito qualche short e il rapido superamento del 3° obiettivo posto a 100/90 (realizzato 81,48 già il 24 gennaio). Successivamente ha realizzato un movimento altalenante caratterizzato da un doppio minimo ascendente.

Oggi faremo “leva”, per modo di dire, proprio su questo accenno a una configurazione rialzista perché la crypto è ben distante dagli oltre 300 dollari di fine novembre e, visto che parliamo di un asset speculativo, facciamo il suo gioco.

Chiaramente, investire o speculare è tutto tranne che un gioco.

Un altro motivo che potrebbe rendere le crypto interessanti è proprio il blocco (incluso e forse soprattutto quello dei pagamenti) creatosi attorno alla Russia e le transazioni in cryptovalute potrebbero risolvere qualche problema, anche se limitatamente all’immediato futuro, ma non è neanche detto…

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A disposizione

Giovanni