mercoledì 16 marzo 2022

Forex: ancora molte incertezze per l’Euro

La scorsa settimana abbiamo lasciato un euro relativamente debole, ma con tanta voglia di combattere. Ed è proprio quello che ha fatto, almeno per qualche giorno…

In effetti, avevamo anche evidenziato la presenza di un importante supporto e il benchmark Euro Index (paniere valutario di mia realizzazione) non si è lasciato sfuggire l’occasione.

Abbiamo dunque assistito a un rafforzamento della moneta unica che, tuttavia, si è tuttora mantenuto all’interno del canale discendente in essere da qualche mese e, di conseguenza, siamo “soltanto” testimoni di un rimbalzo puramente fisiologico. Ribadisco che ci vuole ben altro per ottenere un segnale di inversione rialzista di breve periodo.

Per ora, e ripeto per ora, lo scenario puramente tecnico rimane orientato verso il basso, mentre le incertezze sono tantissime, e non parlo soltanto dagli eventi bellici in Ucraina.

Oggi, per esempio, la Russia dovrebbe pagare alcune cedole, mentre la Fed dovrebbe aumentare i tassi +25bps. Domani 17, anche la Bank of England dovrebbe aumentare i tassi di +25bps e il giorno successivo, il 18 marzo, la Bank of Japan dovrebbe stare a guardare. Anche lo “stare a guardare” è una decisione.

Inoltre, la volatilità è discretamente elevata su tutte le principali asset class in questo momento. Un dato per tutti: l’Euro Index ha avuto una volatilità a cinque giorni annualizzata del 15,91% solo pochi giorni fa. Non accadeva dal mese di marzo 2020.

La situazione è tuttora ribassista, mentre l’euro cerca di consolidare. Tuttora attuale l’ipotesi che “un eventuale rimbalzo potrebbe nascondere la realizzazione di un massimo discendente seguito di una nuova correzione tecnica”. Forse assistiamo ora alla discesa dopo la realizzazione del massimo relativo di mercoledì 9 marzo…

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A disposizione

Giovanni