mercoledì 9 marzo 2022

L’euro conferma la debolezza, ma combatte. I prossimi target.

Otto giorni orsono abbiamo lasciato un “Euro a rischio di ulteriori ribassi”, mentre l’analisi si concludeva con “… tende a peggiorare e potrebbe farlo con velocità”. Ahimè è andata proprio..

In effetti, l’Euro index (paniere valutario di mia creazione) ha accusato una pesante correzione durante la scorsa settimana lasciando sul terreno -2,39% del proprio valore; ciò che è tantissimo, (si veda la candela sul grafico).

In questo modo, il benchmark è adatto a interessare il doppio livello di supporto situato nelle immediate vicinanze di 120, nel mio caso.

L’area situata nelle immediate vicinanze di 120 è interessata, da una parte, dal passaggio del supporto che sostiene in canale discendente in essere dalla fine dello scorso mese di maggio, e dall’altra da un livello statico che si è già dimostrato efficace prima come resistenza e quindi come supporto (ma anche negli anni 2003, 2004, 2006, 2010 e 2012). Oggi costituisce ovviamente un supporto. I  livelli attuali sono probabilmente da prendere in considerazione. Lo scenario puramente tecnico rimane, off course, ribassista e, per il momento, qualsiasi rimbalzo sarà da prendere con le “pinzette”.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 24% dei casi (invariato della scorsa settimana) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano soprattutto un forte indebolimento della divisa europea. Ho voluto inserire la tabella aggiornata con i dati di lunedì sera in quanto significativa. La situazione a ieri è lievemente migliorata.

La situazione è ribassista e un eventuale rimbalzo potrebbe nascondere la realizzazione di un massimo discendente seguito di una nuova correzione tecnica. Occorre quindi un rafforzamento considerevole prima di poter ottenere un segnale di rafforzamento “attendibile”, ma di certo siamo in corrispondenza di un importante supporto.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

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Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi dell’Eur/Nzd pubblicata il 22 dicembre scorso che potete rileggere cliccando sul seguente link: https://www.bluerating.com/mercati/747927/forex-euro-verso-un-fine-anno-in-sordina.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

“Pertanto, l’eventuale superamento confermato di 1,680/5 circa dovrebbe coincidere con l’inizio di una fase di inversione rialzista di breve periodo, anche se il rimbalzo avvenuto durante le ultime settimane, dal minimo di metà novembre, è molto importante. Al rialzo, gli obiettivi possono essere calcolati a 1,70 e 1,72/3, poi 1,77 circa.

Al ribasso, invece, il cedimento di 1,66 sarà da intendere come un segnale di indebolimento con obiettivi verso 1,638 e 1,617/00, mentre l’area 1,685/60 circa non verrà utilizzata a fini di trading”.

 
Source Bloomberg

Continua a leggere l’articolo su www.bluerating.com

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A disposizione

Giovanni