mercoledì 22 dicembre 2021

Forex: Euro verso un fine anno in sordina

L’Euro Index (paniere valutario di mia creazione) prosegue nel movimento all’interno di un range di oscillazione molto stretto e, praticamente, è in attesa di qualche evento prima di uscire dall’attuale fase di incertezza. Che sia in attesa del Natale? Avrà il “Green Pass”?

 

Scherzi a parte, il grafico mostra il proseguimento del test di una Gann line a dire poco fondamentale, mentre la parte superiore presenta un indice di efficienza che sta raggiungendo un’area dove gli “acquisti” sembrano “convenienti”; anche se “convenienti” è una grossa parola.

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Trade opportunity

L’Eur/Nzd ha realizzato un ampio movimento puramente speculativo all’inizio del 2020, realizzando un nuovo massimo nei pressi di 2, e ha sfruttato in questo modo il momento di debolezza delle divisa neozelandese. Dopo il lookdown, invece, la divisa europea ha progressivamente perso terreno, mentre ci focalizzeremo oggi sul movimento realizzato durante gli ultimi mesi.

In effetti, la fase discendente in essere dalla metà del mese di agosto 2020 a dato “vita” a una resistenza dinamica, testata anche in questo momento, ciò che rende il cross potenzialmente interessante.

Inoltre, una Fibonacci Fan ricavata dal periodo come sopra passa esattamente dalla resistenza del canale discendente appena evidenziato, aumentandone pertanto l’importanza strategica.

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A disposizione

Giovanni

 

domenica 19 dicembre 2021

Il corporate HY potrebbe aiutarci nel 2022.

L’anno che si sta concludendo non è stato facile, ma quello a venire potrebbe essere difficile, soprattutto per il mercato obbligazionario. Pertanto, oggi, sono alla ricerca di rendimento potenziale e disposto a correre un po’ di più di rischio, sia di credito sia di currency.

Voglio quindi individuare un asset del settore Obbl. Globali - Corp. High Yield, espresso in dollaro Usa, e ho preso in considerazione 24 asset e con uno storico almeno decennale, mentre ho effettuato una prima scrematura utilizzando, come sempre, i dati cumulati dello Stocastico orizzontale. Il fondo scelto ha qualche particolarità che ritengo interessante.

Sono nuovamente alla ricerca di qualche opportunità o di un asset che si è dimostrato storicamente molto affidabile secondo lo Stocastico orizzontale.

Per questa ragione devo obbligatoriamente omettere alcuni asset, ma la selezione è ovviamente obiettiva e prende in considerazione unicamente la data di inizio di quotazione del fondo e il settore di appartenenza. In alcuni casi, una fund house può essere più efficiente di altre in un comparto specifico, ma la professionalità è generalizzata a tutti gli attori del risparmio gestito.

Questa è l’unica certezza che abbiamo; la professionalità degli attori.

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Il contesto.

L’indice Bloomberg Global HYxCMBSxEMG 2% Cap Total Return Index Value Unhedged USD, per gli amici LG40TRUU Index, sarà il nostro benchmark odierno, mentre si trova in relativa difficoltà dallo scorso ferragosto. Al momento, niente di preoccupante se prendiamo in considerazione l’importante rialzo messo a segno dopo il primo lookdown di marzo 2020.

Il grafico accanto mostra tuttavia la curva dell’indice e, in arancione (scala sinistra), la cura dell’Oas rispetto la curva sovrana, che interessa un’area di minimo. Non è da escludere, pertanto, il proseguimento dell’attuale fase di incertezza o un lieve indebolimento del relativo indice.

 
Grafico fonte Bloomberg
 
 
 
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mercoledì 15 dicembre 2021

Forex: Euro Index ancora in letargo

L’Euro Index (paniere valutario di mia creazione) sta praticamente “perdendo tempo” dalla fine dello scorso mese in quanto si limita a consolidare all’interno di un range relativamente stretto.

Inoltre, non riesce ad abbandonare la Gann line ribassista che sta caratterizzando il 2021 per la sua estrema efficacia, prima come resistenza, prima come supporto e ora nuovamente come resistenza.

Presento oggi un grafico “pulito” dalle Bollinger bands, per maggior chiarezza, mentre nella parte superiore presento l’Rsi a 7 settimane che propone ben 4 massimi discendenti, i primi due con una divergenza nettamente ribassista. L’Rsi si mantiene in questo momento nelle immediate vicinanze di 30; anche questo livello che si è rivelato strategico nel recente passato.

Trade opportunity

L’Usd/Brl viene individuato in momento potenzialmente molto interessante che cercheremo di sfruttare in un’ottica di breve/medio periodo.

In effetti, il biglietto verde ha realizzato l’attuale massimo storico durante la prima decade del mese di maggio 2020 a 6 circa, prima di limitarsi a consolidare, anche se all’interno di un range di oscillazione relativamente ampio; circa il 20% del massimo assoluto.

Un semplice Quadrant Lines ci consente di individuare, in tempi celeri, zone di eccesso che, in molti casi, costituiscono supporti e resistenza, nonché obiettivi reciproci.


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Giovanni

martedì 14 dicembre 2021

Il Monero ripiega verso i livelli di fine 2020.

Anche la storia del Monero, prima ancora BitMonero, è relativamente interessante e movimentata, quello che accomuna tutte le criptovalute. Il Monero (o “moneta” in esperento) si focalizza principalmente sulla privacy, mentre si basa sul protocollo CryptoNight (derivato dell'algoritmo CryptoNote).

La correlazione storica tra il Benchmark e il Monero è molto elevata (93% sull’intero periodo), mentre la performance normalizzata del Monero (in nero) mostra un ampio spread se confrontata con quella del benchmark di riferimento (in blu), rispettivamente +75% e +290% circa. Il relativo composite (in rosso); ossia il rapporto tra il Monero e il benchmark, sottolinea un andamento quasi costantemente favorevole all’indice; non c’è proprio storia.

Per quanto riguarda l’analisi puramente tecnica, il Monero ha messo a segno una fase ascendente decisamente invidiabile durante i primi 4 mesi dell’anno, ma il massimo storico di 517 circa, realizzato nei primi giorni di maggio, ha preceduto una ripida discesa seguita da un ampio movimento laterale, tuttora in essere.

In effetti, il Monero …



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Giovanni

giovedì 9 dicembre 2021

Forex, Euro: il recupero è ancora molto incerto

L’Euro Index (paniere valutario di mia creazione) ha realizzato un minimo relativo alla fine dello scorso mese di novembre dal quale ha effettuato un piccolo rimbalzo ora però fermato dall’importante resistenza dinamica costituita da una Gann line.

La situazione puramente tecnica è invariata, ossia negativa anche se tende alla neutralità. Il completamento della precedente candela settimanale non è stato sufficiente a generare un cambiamento di stato.

Come ben evidente anche dai dati come sopra, lo scenario puramente tecnico rimane al momento ribassista, ma tende nuovamente alla neutralità. Attenzione perché un eventuale rafforzamento potrebbe essere limitato nel tempo e, soprattutto, nascondere la realizzazione di un massimo relativo, seguito da un peggioramento.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

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Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi pubblicata lo scorso 3 novembre relativa all’Usd/Chf che potete ritrovare cliccando qui. Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

“Short in caso di mancato superamento di 0.917 e sotto 0.907 con obiettivi rispettivi 0.909/7 e 0.900, poi 0.888 e 0.881/75; praticamente i precedenti livelli.

Long sopra 0.917 con obiettivi 0.925 e 0.928, poi 0.935 (rischio di pullback down) e 0.945/57.”

Nel nostro caso, l’immediato superamento di 0,917 ha favorito qualche long e il superamento del 3° obiettivo posto a 0,935. In seguito, la precedente ipotesi di pullback down proprio in corrispondenza di tale ultimo livello è stata ampiamente confermata e il dollaro Usa è prontamente sceso fino 0,915 circa.

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Giovanni

martedì 7 dicembre 2021

Il Litecoin potrebbe ritornare a quota 100, ma non andrà in pensione.

La storia narra che il Litecoin è stato creato per risolvere i difetti del Bitcoin e vanta vari vantaggi rispetto a quest’ultimo; vedi la maggior disponibilità per dirne uno.

La correlazione storica tra il Benchmark e il Litecoin è, pertanto, molto elevata, anche se le performance storiche dal 02/05/2018 (da dell’inizio del mio studio comparativo) sono molto diverse.

In effetti, il valore di inizio settimana del Litecoin assomiglia, ahimè, a quello del 02/05/2018; ossia 151 circa, lasciando intendere una progressione praticamente nulla (anzi moderatamente negativa) da allora, rispetto al +350% del parametro di riferimento.

Anche in questo caso, questo semplice confronto chiarisce le idee sull’andamento delle due curve prese in considerazione.

Inoltre, la performance normalizzata del Litecoin (in nero) mostra un andamento discretamente correlato se confrontato con quello del benchmark di riferimento (in blu), mentre il relativo composite (in rosso); ossia il rapporto tra il Litecoin e il benchmark, sottolinea che non c’è storia per la criptovalute dalla seconda metà del 2019.

Per quanto riguarda l’analisi puramente tecnica, il Litecoin ha messo a segno un rialzo a dire poco invidiabile, tra il mese di marzo 2020 (da 24,87) e lo scorso mese di maggio (pico a 413 circa), ma si è quindi riportato in fretta nelle immediate vicinanze di 100.

In seguito, un doppio minimo ascendente 

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Giovanni

domenica 5 dicembre 2021

Un asset molto interessante per un comparto difficile.

L’azionario internazionale ripiega parzialmente della metà dello scorso mese di novembre ed è, potenzialmente, il momento peggiore per qualsiasi gestore di asset.

Tuttavia, a venerdì scorso, le performance dei principali indici azionari relative ai primi 11 mesi dell’anno, più 2 o 3 giorni, sono molto diverse tra di loro. L’indice Dow Jones guadagno oltre il +12%, mentre l’Hangseng perde -12,7% circa e l’Europa fa generalmente meglio dell’indice americano.

Oggi sono alla ricerca di un titolo del settore Azionari Asia Pacifico (Mercati Emergenti e Sviluppati escl. Giappone) e, pertanto, vi proporrò uno degli asset di questo comparto che non vede l’ora di cambiare marcia.

Ho preso in considerazione poco meno di 40 asset espressi in euro e con uno storico almeno decennale, mentre ho effettuato una prima scrematura utilizzando, come sempre, i dati cumulati dello Stocastico orizzontale. Il fondo scelto ha qualche particolarità che ritengo interessante.

Sono nuovamente alla ricerca di qualche opportunità o di un asset che si è dimostrato storicamente molto affidabile secondo lo Stocastico orizzontale.

Per questa ragione devo obbligatoriamente omettere alcuni asset, ma la selezione è ovviamente obiettiva e prende in considerazione unicamente la data di inizio di quotazione del fondo e il settore di appartenenza. In alcuni casi, una fund house può essere più efficiente di altre in un comparto specifico, ma la professionalità è generalizzata a tutti gli attori del risparmio gestito.

Questa è l’unica certezza che abbiamo; la professionalità degli attori.

Il contesto.

L’indice MSCI Pacific ex Japan Net Total Return USD Index (NDDUPXJ Index), utilizzato oggi come Benchmark, si è comportato molto bene tra gli anni 2009 e 2013 circa nei confronti dell’indice generale Msci Total Return (NDDUWI Index), ma ha poi iniziato a perdere progressivamente terreno e la tendenza dura anche ai giorni nostri.

Dal mese di febbraio 2008 (“nascità” del fondo scelto oggi) ai giorni nostri, lo spread tra le performance di periodo dell’indice generale (+181%) e del benchmark (+78%) è decisamente elevato. Il fondo, invece, ha offerto una performance complessiva del +148% circa, molto più vicina a quella dell’indice generale che a quella del benchmark.

Dallo scorso mese di giugno, invece,


 
Grafico fonte Bloomberg

 

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 Giovanni

mercoledì 1 dicembre 2021

Forex: l’Euro prova a combattere i ribassi

L’Euro Index (paniere di mia creazione) resta in una situazione tendenzialmente ribassista che, tuttavia, tende alla neutralità.

Infatti, il segnale di due settimane fa di “un possibile e prossimo rafforzamento”, vi ricordate “vedi la freccia rialzista blu sopra in numero 9” potrebbe essere stato generato con qualche settimana di anticipo come già accaduto, per esempio, durante lo scorso mese di marzo. Per ovvi motivi, il modello genera anche molti falsi segnali, e ci mancherebbe altro. Vedremo durante questo fine anno.

Una breve parentesi relativa alla correlazione a 24 mesi dell’Eur/Usd dal 2001, che spiega in parte qualche movimento di medio/lungo periodo:

    La correlazione è negativa e tende a raggiungere i minimi del 2020 e del 2013 nei confronti dell’Eur/Nok.

    La correlazione è negativa e sta interessando i minimi dal 2008 nei confronti dell’Eur/Sek.

    La correlazione è negativa e sta testando il minimo del 2015 nei confronti dell’Eur/Nzd.

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi pubblicata lo scorso 20 ottobre relativa all’Usd/Nok che potete ritrovare cliccando sul seguente link. Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

“Short in caso di mancato superamento di 8.45/50 e sotto 8.30 con obiettivi rispettivi 8.35/0 e 8.21, poi 8.10 e 7.95 circa. Tentare qualche long sopra 8.50 con obiettivi 8.65 e 8.79, poi 8.98/9.10”.

Nel nostro caso, in primis, l’Usd/Nok ha confermato l’importanza del precedente supporto posto a 8,30 perché ha realizzato un doppio minimo a 8,28 circa prima di intraprendere una fase ascendente. Quindi, il superamento di 8,50 ha favorito qualche long e il raggiungimento del 3° obiettivo posto a 8,98/9,10 (realizzato 9,106 circa).

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Giovanni

martedì 30 novembre 2021

Eos rimbalza da un supporto interessante.

Prima di iniziare, come sottolineato anche la scorsa settimana, vedi “… il mondo Crypto è un insieme di strumenti decisamente eterogenei”, sarebbe opportuno informarsi bene sul “perché” e sul “per come” di una determinata cryptocurrency prima di procedere oltre.

La performance normalizzata dell’Eos (in nero) mostra un andamento relativamente sottotono se confrontato con quello del benchmark di riferimento (in blu), mentre il relativo composite (in rosso); ossia il rapporto tra l’EOS e il benchmark, non fa altro che confermare una relativa debolezza della criptovalute.

Per quanto riguarda l’analisi puramente tecnica, l’Eos ha solo un vago ricordo dei circa 19,53 dollari interessati all’inizio del mese di maggio 2018 e, poco dopo, con poco intendo 7 mesi, aveva già perso il 92% del prezzo fino a raggiungere 1,54 circa.

Questo spiega perché le crypto non sono per tutti.

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Giovanni

domenica 28 novembre 2021

XXXI Master in Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari.

Sabato 27 novembre ho nuovamente tenuto la lezione conclusiva della prima parte del Master in Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari organizzato da Siat (Società Italiana Analisi Tecnica - https://www.siat.org/) dal titolo "Ripasso Finale e Approfondimenti".

Come già ribadito in diverse occasioni, è sempre un previlegio poter contribuire alla diffusione della cultura perché l’analisi tecnica è cultura e non semplicemente tracciare qualche retta qua e là su un grafico.

In effetti, non siamo più al tempo dei babilonesi (che già disponevano di un mercato di quotazioni delle commodity) e oggi l’analisi tecnica viene utilizzata in tutto il mondo ai massimi livelli nei settori del trading professionale, degli investimenti istituzionali e non solo.

Inoltre, l’analisi tecnica è anche una forma mentis che ti accompagna durante l’intera esistenza perché ti consente di superare i soliti schemi di ragionamento aprendo, e quindi, allenando la mente a vedere oltre l’orizzonte.

Albert Einstein diceva; “La mente che riesce ad allargarsi non torna mai alla dimensione precedente.” Ci sarà certamente un motivo…

Il costante aumento di interesse in questa disciplina in continua evoluzione lo dimostra ampiamente.

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Giovanni

 

Grazie a Giornalesm per la pubblicazione dell'articolo. 



giovedì 25 novembre 2021

Forex: l’Euro “scava” sotto ai minimi

L’Euro Index (paniere di mia creazione) prosegue nella fase di indebolimento e accusa, ancora una volta, una nuova serie di minimi dell’anno, mentre il Dollar Index “se la ride” e mette a segno nuovi massimi.

Propongo oggi un grafico della stagionalità (funzione SEAG) dell’Euro Index di Bloomberg, utilizzo questo benchmark per comodità, dove i valori attuali infrangono al ribasso la media degli anni 2011-2020. E’ solo una piccola indicazione sulla debolezza dell’indice.

Invece, tornando al grafico del benchmark di mia creazione, ho effettuato un po’ di “pulizie” nelle Gann line aggiungendo la 1×8 che potrebbe rappresentare il nuovo supporto di riferimento. Le Bollinger band si allargano nuovamente mostrando un aumento di volatilità e senza nascondere la situazione di “ipervenduto” che, tuttavia, è già tale da qualche settimana.

Oggi è festa negli Usa (Thanksgiving day) e la situazione generale, Forex incluso, potrebbe essere relativamente calma, ma è sempre meglio “non mettere limiti alla provvidenza”.

La situazione puramente tecnica è invariata dove l’euro non se la passa molto bene.

Trade opportunity

Il cross Nzd/Usd appare molto interessante e mostra, già da qualche giorno, tutta la determinazione del biglietto verde.

In effetti, il dollaro neo zelandese ha realizzato un doppio minimo ascendente, tra la metà di agosto e la fine del successivo mese di settembre, prima di intraprendere una fase di recupero che ha portato all’effimero superamento del canale discendente, del trend in essere da inizio anno, e situato poco al di sotto di 0,71.

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Giovanni

martedì 23 novembre 2021

Il Dash finge di dormire.

Il Dash, inizialmente XCoin quindi Darkcoin, è stato creato nel mese di gennaio 2014 e, almeno dall’inizio del mese di maggio 2018, mostra un composite (rapporto tra la crypto e, in quest’occasione, con un benchmark) quasi costantemente ribassista (vedi la curva rossa) all’eccezione di qualche fase di effimero recupero; vedi per esempio agosto/settembre 2018, il primo trimestre del 2019 e l’inizio del 2020.

Anche la performance normalizzata del Dash (in nero) mostra tutte le sue limitazioni, ma chiaramente una crypto non va analizzata come un’azione nei confronti dell’indice di riferimento. Tuttavia, è chiaro che il mondo Crypto è un insieme di strumenti decisamente eterogenei.

Per quanto riguarda l’analisi puramente tecnica, il Dash è inserito da 5 mesi in un canale ascendente di medio periodo sostenuto da un supporto dinamico a 170 circa e delimitato da una resistenza intermedia a 220 circa. Ostacolo successivo nelle immediate vicinanze di 240.

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Giovanni

domenica 21 novembre 2021

Un 2021 impegnativo per l’obbligazionario euro corporate.

Il 2021, a 4 settimane dalla fine, non è stato un anno molto facile per i vari comparti obbligazionari ed è stato relativamente difficile portare a casa i risultati, anzi.

Sono andati ovviamente meglio i comparti High Yield e Asian-Pacific, ma a che prezzo…

Oggi voglio soffermarmi un attimo nel settore Obbligazionari euro corporate investment grade e, come sempre, vi proporrò uno degli asset di questo ampio comparto.

Ho preso in considerazione poco meno di 90 asset espressi in euro e con uno storico almeno decennale, mentre ho effettuato una prima scrematura utilizzando, come sempre, i dati cumulati dello Stocastico orizzontale. Il fondo scelto ha qualche particolarità che ritengo interessante.

 

Il contesto.

L’indice obbligazionario generale euro-aggregate (vedi in arancione) viene individuato nelle vicinanze dei massimi storici, ma osserviamo un netto rallentamento della tendenza in essere. In effetti, la variazione a 52 settimane dell’indice è negativa, mentre la sua media a 100 settimane, che ha dimostrato di essere un ottimo punto di riferimento storico, è costantemente interessata dal benchmark dal mese di febbraio 2020. La variazione dall’inizio dell’anno è di -1,85% dimostrando le difficoltà del comparto.

Anche il benchmark ICE BofA EMU Banking Corporate Index (in bianco) che utilizzerò oggi (EBRL Index) è collocato poco al di sotto dei massimi assoluti, ma riesce a rosicare una variazione positiva a un anno di +0,57%. Tuttavia, anche in questo caso, la variazione dall’inizio dell’anno è negativa di -0,40%. 

 
Grafico fonte Bloomberg
 

Come dicevo poco sopra, non è stato facile fare bene quest’anno correndo rischi (di credito, di cambio, …) relativamente contenuti.

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 Giovanni

mercoledì 17 novembre 2021

Ragionamento “assurdo” sulla relatività del tempo.

L’inflazione Usa (vedi il grafico) è transitoria… L’inflazione europea è temporanea…

A secondo dell’arco temporale scelto è sempre cosi…

Cordialmente

Giovanni

 

Rischio di un’accelerazione ribassista di brevissimo periodo.

L’Euro Index (paniere benchmark di mia creazione) ha infranto al ribasso il doppio livello di supporto ricavato dall’incrocio tra due Gann line, mentre l’Expert Advisor ha confermato l’ipotesi di un possibile e prossimo rafforzamento (vedi la freccia rialzista blu sopra in numero 9).

In ogni caso, segnale a parte, assistiamo al cedimento di un importante livello che potrebbe aprire la strada a una fase ribassista di medio periodo. Anche l’Rsi weekly ha fatto il suo ingresso in ipervenduto e, come spesso accade, potrebbe precedere un’ampia flessione di brevissimo periodo. L’Efficiency index (vedi la parte superiore del grafico) infrange al ribasso l’importante livello operativo di -15 e sta per generare un segnale di peggioramento.

La situazione puramente tecnica è passata da neutrale a ribassista.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella nel 24% dei casi (in nuovo calo rispetto al 30% di otto giorni fa) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano quattro importanti cali nei confronti di alcune valute tra le quali l’Us Dollar, e un rafforzamento rispetto alla Turkish lira.

Lo scenario puramente tecnico è ribassista ed è lecito ipotizzare una fase di accelerazione ribassista di brevissimo periodo. Al momento, un’eventuale reazione positiva potrebbe essere effimera e precedere la realizzazione di un massimo discendente. A fine ottobre ero in attesa di un “… movimento tecnico, ampio nell’ampiezza, ma breve nel tempo.”, forse è arrivato.

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Giovanni

martedì 16 novembre 2021

Il Bitcoin non è più il sovrano incontrastato.

In origine c’era il Bitcoin che regnava incontrastato, parlo della seconda metà del 2010 (mentre è stato creato probabilmente due anni prima), mentre oggi esiste una lunga serie di cryptocurrency.

Come se non bastasse, stanno studiando il modo di tassare il Bitcoin e non solo; vedi per esempio in Austria.

Il grafico accanto mostra il Bitcoin e il benchmark, su una scala normalizzata dal 2 maggio 2018, ed entrambi vengono individuati appena al di sotto dei rispettivi massimi storici. Tuttavia, il relativo rapporto (in rosso) mostra un movimento laterale tra 16 e 20 circa che evidenzia una situazione di calma apparente.

Benché il Bitcoin sia sui massimi di sempre, o poco sotto, solo il ritorno del composite al di sopra di 20 (ora 17,3 circa) potrebbe evidenziare un aumento di forza relativa nei confronti delle altre principali criptovalute.

Sui mercati, invece, il Bitcoin ha appena realizzato …

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Giovanni