La performance normalizzata dell’Eos (in nero) mostra un andamento relativamente sottotono se confrontato con quello del benchmark di riferimento (in blu), mentre il relativo composite (in rosso); ossia il rapporto tra l’EOS e il benchmark, non fa altro che confermare una relativa debolezza della criptovalute.
Per quanto riguarda l’analisi puramente tecnica, l’Eos ha solo un vago ricordo dei circa 19,53 dollari interessati all’inizio del mese di maggio 2018 e, poco dopo, con poco intendo 7 mesi, aveva già perso il 92% del prezzo fino a raggiungere 1,54 circa.
Questo spiega perché le crypto non sono per tutti.
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Giovanni