martedì 4 gennaio 2022

Lo Zcash in bilico sopra 145/0.

Lo Zcash, inizialmente Zerocoin quindi Zerocash, è nato probabilmente nel 2013 con lo scopo aumentare il livello di privacy del Bitcoin.

Una delle particolarità dello Zcash è la tecnologia “Zero knowledge proofs” che permette di “schermare” alcuni dati come il mittente, il destinatario e valore della transazione per esempio.

La correlazione storica tra il Benchmark e lo Zcash è relativamente bassa se confrontata con quella di altre crypto (il 62% sull’intero periodo), mentre la performance normalizzata dello Zcash (in nero) mostra un ampio spread se confrontata con quella del benchmark di riferimento (in blu), rispettivamente +52% e +290% circa. Il relativo composito (in rosso); ossia il rapporto tra lo Zcash e il benchmark, sottolinea un andamento quasi costantemente favorevole all’indice, eccezione fatta per il periodo che va dal mese di novembre 2019 alla seconda metà del 2020.

Per quanto riguarda l’analisi puramente tecnica, lo Zcash ha messo in evidenza alcuni livelli statici relativamente interessanti, durante la seconda metà dell’anno appena concluso, alcuni dei quali testati in questo momento.

Continua a leggere l’articolo su www.traderlink.com

A disposizione

Giovanni