Oggi mi rivolgo ai tutti gli amici italiani.
Prima di tutto voglio sottolineare che sono il primo a volere combattere l’evasione fiscale perché non è eticamente giusta. Pertanto, anche se sono sammarinese ed orgoglioso di esserlo, dico senza problemi che il vostro Governo fa più che bene a combatterla ovunque essa sia.
Detto questo, da ‘bravo analista’ voglio fare qualche constatazione elementare e sottoporvi alcuni dati presi generalmente dai siti
www.bancaditalia.it,
www.ilsole24ore.com,
www.istat.it,
www.oecd.org e
http://www.agenziaentrate.it.
1) Numero di banche a San Marino ed indebitamento italiano.
Nel 1880, c’era solo una banca a San Marino mentre l’indebitamento dell’Italia a fine dicembre era di 5.54 milioni di euro. Nel 1920 le banche erano 3 rispetto ad un indebitamento di 91 mio. Nel 1980 le banche erano 4 per 114.066 mio di debiti, nel 1999 siamo a 5 rispetto a 1.282.062 mio ed, nel mese di aprile 2010 le banche erano 12 rispetto a 1.812.790 mio di indebitamento. Obiettivamente non vedo tutta quella correlazione tra il numero di banche sammarinesi e l’indebitamento italiano. Inoltre, dal mese di aprile 1999, le banche di San Marino sono passate da 5 a 12 con una progressione del 140%, mentre l’indebitamento italiano è cresciuto del 42%. Se mai, la correlazione sarebbe molto bassa, quasi scarsa…
2) Pressione fiscale italiana.
Dal mese di dicembre 1960 al mese di dicembre 2009, ossia in 50 anni esatti, la correlazione tra l’indebitamento pubblico e la pressione fiscale media italiana è pari al 94.10%. Statisticamente significa, anche, che più cresce l’indebitamento pubblico più vengono aumentate le tasse dimostrando una relativa incapacità nel fronteggiare il problema. Inoltre, la crescita della pressione fiscale porta all’evasione fiscale necessaria per la sopravivenza delle piccole e medie realtà. Infine, la pressione fiscale italiana è tra le più elevate in Europa, e non solo… Vedi anche il rapporto numero 618 di Banca d’Italia.
3) Rapporto indebitamento/Pil e numero di banche Rsm.
Nel 1980, il rapporto tra l’indebitamento pubblico ed il Pil italiano era pari a 56.08 mentre le banche a San Marino erano 4. Nel 1999, il rapporto è passato a 113.75 mentre le banche sono diventate 5. Alla fine di dicembre 2009, il rapporto è cresciuto fino 115.80 mentre le banche erano 12. Anche in questo caso non vedo la correlazione. Anzi, vedo un’esplosione del rapporto Debt/pil dal 1980 al 1999. Ricordo che le due date sono ricavate soltanto dall’aumento del numero delle banche sammarinesi.
4) Lo scudo fiscale.
Ricordo che l’indebitamento pubblico italiano alla fine dello scorso mese di aprile è di oltre 1.812 miliardi di euro. Lo scudo fiscale italiano, alla fine dello scorso mese di aprile, ha favorito un recupero di attività per complessivi 104,5 miliardi dei quali circa 5 provenienti da San Marino che rappresentano, soltanto, il 4.78% del totale. In fondo, la piazza sammarinese faceva anche un po’ ridere sotto questo aspetto e lo si sapeva da prima. L’incasso per l'Erario italiano è stato di 5,6 miliardi che rappresentano lo 0.31% dell’indebitamento pubblico italiano. Certo che avere e non avere 5.6 mld di euro fa la sua differenza, ma occorrono altri 322.57 scudi simili per risolvere il problema del debito italiano. Magari il problema è altrove e lo scudo assomiglia un po’ ad un pretesto, ad una scusa, quasi un alibi…
Pertanto, emerge obiettivamente (con dati ufficiali italiani):
- che l’aumento del numero delle banche a San Marino non è correlato con l’indebitamento italiano e, di conseguenza, la colpa non è da ricercare nella più antica Repubblica del mondo,
- una delle risposte italiane all’aumento dell’indebitamento pubblico è stato la crescita della pressione fiscale che favorisce l’evasione fiscale allo scopo di sopravvivere. Pertanto, sono i paesi come l’Italia che hanno agevolato la creazione e l’utilizzo di zone a fiscalità ridotta,
- che il rapporto tra indebitamento pubblico e Pil italiano è esploso dal 1980 al 1999, mentre le banche sammarinesi sono passate soltanto da 4 a 5,
- e che la piazza finanziaria sammarinese era, è ed, del tutto insignificante relativamente a quanto ha permesso di recuperare dall’ultimo scudo fiscale e quindi tutti questi danni non le vedo.
Ora mi rivolgo a quelli (politici e giornalisti italiani) che si accaniscono in modo smisurato contro San Marino.
A seguito dei dati elencati poco sopra, fatte bene, anzi benissimo, a combattere l’evasione fiscale ed a tirare in ballo la Repubblica di San Marino tutte le volte che ciò lo richiede, ma l’accanimento fuori luogo, la voglia di protagonismo facile, la volontà malsana di voler fare credere all’opinione pubblica italiana che tutti i problemi relativi al debito pubblico italiano (e non solo) siano il frutto dell’evasione fiscale e di San Marino in particolare non vi fa onore e prendete in giro in primis voi stessi e poi l’intero e grande popolo italiano. Non vi rendete conto che siete utilizzati come burattini in quanto l’enorme debito italiano è alla ricerca di un capro espiatorio il tutto per preservare la poltrona di qualche politico? Qualche settimana fa si era detto che i conti italiani andavano bene, pochi giorni dopo serviva una signora Manovra. Gli esempi del genere sono infiniti. Dove è l’onesta? Facile poi scaricare la colpa e prendersela con un paese interamente circondato e grande come un quartiere di Rimini. In questo modo ci si fa belli con poca spesa. Sa un po’ da vigliaccheria. Siate obiettivi con voi stessi prima di tutto perché la gente non è stupida e capisce. Ci vuole anche un po’ di onesta intellettuale. I dati dicono altro. I problemi italiani sono tantissimi e non dovuti a San Marino che viene utilizzata, in gran parte, per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica italiana.
Per cercare di trovare qualche causa al pessimo andamento dell’economia italiana che ha caratterizzato gli ultimi 30 anni chiedetevi invece:
- che cosa succede nell’Ior e perché nessuno controlla i flusso dell’istituto?
- perché ci sono i condoni che spingono la gente ad evadere e contribuisce a prendere in giro le persone oneste che pagano regolarmente le tasse oltre che a dimostrare che lo Stato è incapace (o probabilmente non ha voglia) di recuperare certe tasse?
- perché ci sono tante opere incompiute con tanto spreco di denaro pubblico?
- che cosa è successo in Italia dal 1980 al 1999 relativamente al rapporto Debt/Pil visto che San Marino non c’entra più di tanto?
- Cosa ci dite dello squilibrio strutturale nato nei primi anni ’80?
- perché dal 1996 al 2004 lo stesso rapporto Debt/Pil è sceso da 120.89 a 103.81 per poi tornare a crescere?
- perchè gli italiani hanno un’elevata propensione ad evadere il fisco? Lo dice il rapporto numero 618 di febbraio 2007 di Banca d’Italia.
- una zona a fiscalità ridotta può essere utilizzata anche per portare i soldi regolarmente dichiarati nel paese di origine con l'unico scopo di sfruttare la minore tassazione sugli utili, il tutto alla luce del sole. Molte aziende vanno all’estero per motivi simili. Se poi alcuni hanno portato i soldi 'neri' nell'intento di nasconderli sarebbe opportuno chiedersi perchè fanno del nero e perchè vogliono evadere?
- ho già scritto che tutti i bonifici in entrata ed in uscita da San Marino passavano da Roma o da Milano ed i flussi erano potenzialmente visibili dall’autorità competente italiana. Perchè non sono avvenuti i controlli?
- perchè l'Italia non elimina anche le zone franche?
- come mai l'Italia ha perso la AAA?
- perchè in data 16 giugno (occorre essere precisi con i numeri) il Cds (misurazione del rischio paese) dell'Italia con 191.50 valeva più di quello del Guatemala (183.8), della Colombia (155.2), del Marocco (129), della Slovacchia (90.4)...? Siamo sicuri che la colpa sia dall'evasione fiscale?
- perchè il rapporto tra il saldo della bilancia fiscale ed il Pil è crollato per il 2009 al -5.3% riportandosi poco al di sopra dei livelli di fine 1996?
- perché durante gli ultimi 5 anni (2005/2009) la variazione annuale del Pil ha fatto registrare dal 1971 numero 3 minimi storici (2005 +2.72%, 2008 +1.40% e 2009 -3%)?
- come pensate di fare per aumentare il Pil visto che è probabilmente l’unica possibilità per migliorare il rapporto tra indebitamento pubblico e Pil?
- il debito pubblico italiano ha qualche ‘vantaggio’; è in mano in gran parte agli italiani, ha una duration media relativamente alta, il debito aggregato sembra meno preoccupante, e cosi via... Ma basterà?
- nella lotta all’evasione, come pensate di eliminare i problemi politici (ampia categoria di contribuenti che votano, qualche contribuente molto influente…) che sono di ostacolo in modo di fare pagare le tasse a tutti?
- …
- l’ultima chicca dal comunicato stampa di metà maggio del sito www.contribuenti.it/: come spiegate che, in pieno scudo fiscale, “nei primi quattro mesi del 2010, l'imponibile evaso in Italia è cresciuto del 6,7% ed ha raggiunto l’ammontare di 371 miliardi di euro l'anno.”?
Ci sono tante domande intelligenti da fare per cercare di capire veramente dove è il problema. Non siete curiosi?
Davvero volete fare credere che è tutto colpa di San Marino? Perchè un accanimento sproporzionato rispetto alla dimensione territoriale e, soprattutto, dopo gli scarsi risultati ottenuti dallo scudo fiscale relativamente alla parte che riguarda San Marino? E’ come sparare sulla croce rossa per giustificare i propri problemi.
Quindi, se dovete parlare male di San Marino fatelo pure, è un vostro dovere, ma fatelo con coscienza e senza faziosità perché un altro paese richiede un minimo di rispetto, non siete più credibili dopo i dati riportati poco sopra e, soprattutto, non fatevi manipolare per fare credere alla gente che tutti i problemi italiani sono causati da altri. Per fortuna, chi opera in modo fazioso è solo una minoranza, ma non fa una cortesia all’Italia e getta del fango sulla categoria di appartenenza.
Però da ‘bravo analista’ formulo un’ipotesi: è molto probabile che a breve (forse entro l’anno) i parametri di Maastricht vengano rivisti per mascherare, a livello europeo, l’indebitamento pubblico dei vari paesi. Cosi, un elevato rapporto tra debito pubblico e Pil sarà la norma in quanto la soglia potrebbe essere alzata, per esempio, dal 60% all’80/90%, e l’Italia non avrà più bisogno di cercare qualche capro espiatorio quando avrà un rapporto di oltre 118/120%. E’ una buona notizia sia per l’Italia sia per la Repubblica di San Marino. Oggi mi sento generoso e vi regalo una seconda buona notizia: studi autorevoli (dell’Ocse per esempio, ma non solo) dimostrano che occorre abbassare la pressione fiscale media per fare diminuire l’evasione fiscale o come la chiamano l’economia sommersa, e non il contrario.
Quindi (parlo sempre a quelle persone faziose) non sparate sulla croce rossa, ma se vi sta veramente a cuore il Vostro paese, interrogatevi sul perché l’Italia è probabilmente uno dei paesi più belli al mondo, ma con un’economia distrutta in una sola generazione. Ciò dispiace anche a me, diversamente, non avrei perso tempo a scrivere questo articolo.
Giovanni Maiani