sabato 23 ottobre 2010

La democrazia a rischio. (19 aprile 2010)


Prima di tutto voglio ringraziare i colleghi giornalisti che hanno voluto pubblicare i miei precedenti articoli visto che in qualità di ex supervisore dell’ufficio studi del settimanale Borsa&Finanza, con il quale ho lavorato poco meno di 10 anni, e di vice direttore del settimanale Il Valore (malgrado la madrelingua francese), penso di avere le carte in regole per dare qualche mio modesto parere in modo del tutto obiettivo. Il giornalista per il cittadino è come il faro per il comandante di una nave. Grazie ancora e buon lavoro.

La scorsa settimana ho assistito a due eventi pubblici: l’incontro con l’On. Savino Pezzotta organizzato dalla Segreteria di Stato al lavoro e la conferenza organizzativa dei DdC.

Nel primo caso ho trovato tristissimo che la sala non fosse colma di comuni cittadini visto che San Marino vive una profonda crisi occupazionale ed una mini guerra tra le organizzazioni sindacali. La cittadinanza non sembra molto interessata a quanto succede in città (dal greco polis); è un banale gioco di parole per indicare la politica, ma poi non deve lamentarsi di quanto succede e dalle decisioni prese dai governanti. In effetti, è emerso nel dibattito, tra le tante cose, l’importanza della rappresentanza che è la salvezza per la democrazia; ricordatevelo è fondamentale salvaguardare la democrazia. In Italia, durante le ultime regionali di fine marzo, l’affluenza alle urne è stata del 64.19% rispetto al 72.01% del 2005. E’ molto poco e vediamo come sono messi. Da noi le cose non sono meglio. Durante le ultime elezioni del 2008 i votanti sono stati il 68.48% degli iscritti e, mi sento di dire, vediamo come siamo messi. Allo stesso modo per la rappresentanza sindacale, se è vero che in cinquanta anni i lavoratori sindacalizzati sono solo il 35% del totale, mi sento di dire, ancora una volta, vediamo come siamo messi. Vedi anche il mio articolo di inizio mese. Quindi ben venga il 3° sindacato ed aggiungo, chi vuole fare con me il quarto sindacato? E’ una provocazione solo per dire che se c’è mercato (il 65% dei lavoratori e non è poco) la concorrenza leale fa solo bene in quanto migliora la qualità dei prodotti ed abbassa i prezzi. Ricordatevi, sono un ‘bravo analista’ in quanto dico le cose nude e crude come sono, o per lo meno come le vedo io.

Durante il secondo evento pubblico, ho accolto molto positivamente la presenza di molte organizzazioni importanti come Anis ed Osla ad esempio, di quelle sindacali, di molti professionisti e di tutte le forse politiche... La rappresentanza ‘professionale’ è stata dunque autorevole e numerosa. In questo momento San Marino ha un problema di sopravvivenza che interessa tutti, indipendentemente dal proprio credo e/o appartenenza ad un partito politico piuttosto che ad un altro. Siamo tutti nella stessa barca e maggioranza ed opposizione devono fare una tregua per il BENE DEL PAESE per cercare il modo migliore per sopravvivere. Diversamente ne risponderanno alla Storia ed a nostri figli. Vi ricordate il “bravo analista”? Bèh è tornato. Quindi devo dire che tutti i partiti politici hanno fatto un intervento focalizzato sul difficile momento che attraversa la nostra Repubblica, sui valori, sulla necessità del cambiamento e sulla protezione/salvaguardia del paese. Sono obiettivo e razionale. Speriamo tuttavia che tra il dire ed il fare non ci siamo il mare, o peggio lo spazio. Anche perché lo spazio è in continua espansione.

Quindi, votate per chi volete, ma votate. Sindacalizzatevi con chi volete, ma sindacalizzatevi. Fatevi rappresentare (se non lo fate di prima persona) perché esistete. Diversamente, visto che non esistete, non potete lamentarvi.

Giovanni Maiani