Ben ritrovati ad un mese dal mio precedente intervento. Ormai mi conoscete e sapete che non me la prendo mai con le persone in quanto ognuno ha il diritto di dire e di scrivere quello che pensa e, allo stesso modo, da “bravo analista” lo faccio anch’io concentrandomi dunque esclusivamente sulle idee espresse e su quanto riportato in generale. Inoltre, sapete bene che quando scrivo lo faccio con il cuore e pertanto difficilmente riesco a trattenermi, e francamente non ne ho neanche voglia. Quindi, spero e non intendo offendere nessuno.
Ho appena letto un intervento che, a dire poco, non condivido minimamente.
Ormai sappiamo tutti che la Repubblica di San Marino è ridotta in questo modo per una mancanza di etica. Questo è il succo del discorso, un riassunto massimo del perché è caduta in uno stato di quasi disgrazia. Praticamente “la mancanza di etica” potrebbe essere un teorema applicabile a San Marino.
Mi ha fatto specie la parte di una frase che recita “in tutte quelle attività che Tremonti non può colpire…” seguita da un elenco di voci. Veramente pensiamo ancora di farla a Tremonti? Circa 12 anni fa a Milano ho parlato, ovviamente per altri motivi, con un mio caro amico e conoscente del ministro italiano che mi ha assicurato che Tremonti (all’epoca deputato da circa 4 anni) era tutto tranne che stupido. Noi invece siamo arrivati al punto attuale perché abbiamo pensato per anni di essere i più furbi misurandoci solo esclusivamente con noi stessi, ma è facile vincere da soli. La nostra Repubblica è un’enclave, siamo circondati, non possiamo scappare. E’ come se un’isola volesse prendere il giro il mare. Non è pensabile. Abbiamo peccato di orgoglio, di mancata lungimiranza, di ignoranza, di onnipotenza e non ci è bastato? Ci illudiamo ancora di poter prendere in giro qualcuno? Allora non abbiamo capito nulla. Quello che ci succede accade veramente, non è fantasia e avrà delle conseguenze che condizioneranno gli anni a venire. Siamo in un punto di svolta. E’ finita. Ho visto come abbiamo raggirato Tremonti. Fa impressione… Non è vero?
Vediamo ora l’elenco di dove “non può colpire”:
Ho appena letto un intervento che, a dire poco, non condivido minimamente.
Ormai sappiamo tutti che la Repubblica di San Marino è ridotta in questo modo per una mancanza di etica. Questo è il succo del discorso, un riassunto massimo del perché è caduta in uno stato di quasi disgrazia. Praticamente “la mancanza di etica” potrebbe essere un teorema applicabile a San Marino.
Mi ha fatto specie la parte di una frase che recita “in tutte quelle attività che Tremonti non può colpire…” seguita da un elenco di voci. Veramente pensiamo ancora di farla a Tremonti? Circa 12 anni fa a Milano ho parlato, ovviamente per altri motivi, con un mio caro amico e conoscente del ministro italiano che mi ha assicurato che Tremonti (all’epoca deputato da circa 4 anni) era tutto tranne che stupido. Noi invece siamo arrivati al punto attuale perché abbiamo pensato per anni di essere i più furbi misurandoci solo esclusivamente con noi stessi, ma è facile vincere da soli. La nostra Repubblica è un’enclave, siamo circondati, non possiamo scappare. E’ come se un’isola volesse prendere il giro il mare. Non è pensabile. Abbiamo peccato di orgoglio, di mancata lungimiranza, di ignoranza, di onnipotenza e non ci è bastato? Ci illudiamo ancora di poter prendere in giro qualcuno? Allora non abbiamo capito nulla. Quello che ci succede accade veramente, non è fantasia e avrà delle conseguenze che condizioneranno gli anni a venire. Siamo in un punto di svolta. E’ finita. Ho visto come abbiamo raggirato Tremonti. Fa impressione… Non è vero?
Vediamo ora l’elenco di dove “non può colpire”:
- i giochi: potrebbe banalmente decidere di aprire una ‘casa da gioco’ all’uscita dell’autostrada di Rimini (o potenziare la sala di Cerasolo) e/o crearne una seconda al Torello per toglierci il pensiero. L’idea è molto semplicistica ve lo concedo, ma potrebbe succedere. Se non è proprio quella potrebbe essere molto simile. In ogni caso non ci vuole niente per ostacolarci.
- il centro termale: solo in Emilia Romagna abbiamo delle terme a Rimini, Riccione, Bagno di Romagna, Castrocaro, Bertinoro, Brisighela, Cervia, Riolo, Punta Marina, Comacchio, Castel S. Pietro, Porrete, Felsinee, Salvarola, Cervarezza, Salsomaggiore, Tabiano, Monticelli, S. Andrea e Moderano. Nelle Marche la prima dovrebbe essere quella di Fano. Ipotizziamo di fare un Signor centro termale. Tremonti potrebbe replicarlo immediatamente nei centri di Fano, Rimini/Riccione e Cervia ad esempio dimezzandone i prezzi rispetto a quelli sammarinesi. Il nostro poi chiuderebbe immediatamente o dopo pochi mesi.
- le infrastrutture: con tutto rispetto non possiamo fare concorrenza a nessuno.
- il turismo: è in declino da anni e manca di attrattiva. Non siamo inseriti in molti percorsi italiani. Il danno è già stato fatto e la colpa è solo esclusivamente nostra.
- la grande distribuzione: abbiamo già lasciato passare le opportunità, vedi Le Befane e Ikea. Mea Culpa mai? Cosa possiamo fare ora e che non possa essere ostacolato?
- i musei o le cliniche: di che cosa? In che modo non possono essere replicati e/o ostacolati a Rimini ad esempio togliendoci i potenziali clienti?
Alcune di queste idee potrebbero anche essere molto buone, ma Tremonti volendo, e lui potrebbe anche, riuscirebbe a distruggerle in qualsiasi modo ed a intervenire dove, come e quando vuole. Questo deve essere chiaro e rappresenta un altro teorema per la nostra storica e fragile Repubblica.
Poi in fondo il problema è altrove. Non dobbiamo più cercare come prendere in giro l’Italia, questa strada ci ha portato nell’attuale abisso, ma dobbiamo cercare di lavorarci insieme con onesta e trasparenza e, soprattutto, avendo ben chiaro che è impossibile non essere colpito quando circondato.
Un secondo passaggio che non mi ha lasciato indifferente è “peggior nemico” riferito sempre a Tremonti. Rispetto a quello che potrebbe farci, il ministro delle finanze italiano è un chierichetto, ve lo assicuro. Fatte un attimo prova di inventiva e mi darete ragione. Potrebbe farci 10000 cose. Vado di fantasia, ma allo stesso modo della tassa aeroportuale che ci applica il tassista, Tremonti potrebbe decidere di applicare una tassa ad ogni uscita e ad ogni ingresso da Cerasolo, lato San Marino, per esempio di 10 euro per le macchine e di 100 euro per i camion. Motivazione; lo Stato italiano ha bisogno di soldi. Dopo pochi giorni saremo in ginocchio. Potrebbe decidere di applicare una tassa del 50% sullo stipendio di qualsiasi italiano che lavora a San Marino. Motivazione; lo Stato italiano ha bisogno di soldi e del lavoro di tutti, quindi, se non lavori nel tuo paese almeno contribuisci finanziariamente. Potrebbe decidere di creare un posto fisso di dogana e controllare tutti quelli che entrano e quelli che escono da San Marino bloccando interamente la viabilità… Sono le prime cose che mi vengono in mente solo per dimostrare che non dobbiamo pensare che quello che si accade sia lo scenario peggiore possibile. Spero che quanto scritto sia irrealizzabile, ma secondo me non ha ancora iniziato ad essere cattivo in quanto potrebbe farci molto di più. Basta leggere i libri di storia per osservare fino a dove può arrivare un “peggior nemico” e non c’è neanche cattiveria nell’elenco sopra riportato.
Con questo mio breve intervento scritto frettolosamente, ma con il cuore, e da buon sammarinese, vorrei che la smettessimo di prendere in giro e, soprattutto, di stuzzicare Tremonti con frasi del tipo “che Tremonti non può colpire” e “lo considerano il peggior nemico” perché volendo può veramente farci molto più di quanto fa ci in questo momento ed un tale atteggiamento danneggia soltanto il nostro affezionato Paese. E’ assolutamente contro produttivo. La classe politica è deludente. Su questo non ci piove. Ma, non possiamo permetterci di prendere in giro nessuno, soprattutto da enclave. L’isola non può prendersi gioco o sfidare il mare. Lontana da me l’idea di difendere Tremonti. Non ne ha bisogno ed io non ne ho proprio voglia. Solo che se lo stuzzichiamo e lo sfidiamo poi è peggio per tutti noi. Da “bravo analista” vi chiedo cortesemente di pensarci obiettivamente. Non siamo nella condizione di poter permettercelo. Ora dobbiamo cercare le soluzioni per uscire dalla crisi, non uno scontro perso in partenza.
Dai dati di agosto, lo scudo è in parte un vecchio ricordo per la Svizzera, ma il paese di affaccia su altri 4. Noi non abbiamo questa fortuna.
Giovanni Maiani